È appena terminato a Dubai il quinto giorno di lavori della COP28. La giornata di oggi ha avuto come focus tematici la finanza sostenibile, il commercio e l’uguaglianza di genere. La finanza per il clima – che comprende fonti provenienti da soggetti sia pubblici sia privati – ha l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti e migliorare le capacità di adattamento. Dopo che, nel 2009, alla COP15 di Copenhagen, i Paesi sviluppati si sono impegnati a stanziare entro il 2020 100 miliardi di dollari l’anno per il clima, a sostegno dei Paesi in via di sviluppo, questo obiettivo è stato prorogato alla COP21 di Parigi nel 2015 al 2025, anno in cui dovranno darsi un nuovo e più ambizioso obiettivo di finanza climatica.
I fatti salienti
L’impegno di COP28 per una transizione attenta alle questioni di genere – Il cambiamento climatico non è neutrale rispetto al genere: le donne infatti sono colpite dai suoi effetti in misura maggiore rispetto agli uomini. In occasione del Gender Equality Day, la COP28 ha lanciato un partenariato per sostenere l’emancipazione economica delle donne e garantire una transizione giusta e attenta al genere, con l’adesione di oltre 60 Paesi. L’iniziativa comprende un pacchetto di impegni, tra cui azioni su dati, finanza e pari opportunità. L’attuazione sarà esaminata in una seconda convocazione durante la COP31. Il nuovo partenariato si basa sugli obiettivi precedentemente delineati nel Gender Action Plan, che definisce le attività in cinque aree prioritarie per promuovere la comprensione dell’azione climatica in riferimento al genere. In particolare, il nuovo partenariato COP28 Gender-Responsive Just Transitions & Climate Action è incentrato su tre pilastri fondamentali: dati di migliore qualità a sostegno del processo decisionale nella pianificazione della transizione, flussi finanziari più efficaci verso le regioni più colpite dai cambiamenti climatici e istruzione e nuove competenze.
Dalla UAE Banking Federation 270 miliardi di dollari di investimenti per la sostenibilità – Durante l’evento ‘Global Climate Action Through Fostering Sustainable Finance’, Abdul Aziz Al Ghurair, presidente della UAE Banking Federation, ha annunciato l’impegno a mobilitare entro il 2030 un trilione di AED, equivalenti a quasi 270 miliardi di dollari, per sostenere progetti incentrati sulla sostenibilità ambientale e rendere il settore finanziario centrale nel raggiungimento di un futuro più verde.
Francia e Giappone a sostegno dell’African Development Bank – Francia e Giappone hanno fatto sapere che saranno capofila del nuovo strumento dell’African Development Bank per sfruttare i Diritti Speciali di Prelievo (DSP) per il clima e lo sviluppo, convogliando risorse aggiuntive laddove saranno più necessarie. I DSP sono riserve valutarie temporanee detenute presso il Fondo monetario internazionale, garantite da dollari, euro, yen, sterline e yuan.
Il progetto pilota della Rockefeller Foundation – La Coal to Clean Credit Initiative (CCCI), un consorzio guidato dalla Rockefeller Foundation, ha lanciato un’iniziativa pilota per utilizzare i crediti di carbonio per dismettere la centrale a carbone della South Luzon Thermal Energy Corporation (SLTEC), nelle Filippine, un decennio prima della fine della sua vita naturale, ovvero nel 2030 invece che nel 2040.
Un finanziamento di 10 miliardi di dollari per le Filippine – L’Asian Development Bank ha dichiarato che stanzierà un finanziamento di 10 miliardi di dollari per le Filippine tra il 2024 e il 2029. I fondi aiuteranno il Paese – particolarmente colpito da eventi climatici avversi – ad attuare i propri impegni nell’ambito dell’accordo di Parigi.
Le dichiarazioni più importanti
Il sultano Al Jaber risponde alle polemiche – In conferenza stampa il presidente della COP28, Sultan Al Jaber, ha risposto alle accuse di ‘negazionismo climatico’ avanzate da alcuni media, affermando di rispettare le raccomandazioni della scienza sul cambiamento climatico: «Sono ingegnere, ho rispetto nella scienza, sono un economista e combino la passione per la scienza e il business. La scienza è al centro del mio progresso nella carriera. Rispetto numeri e dati. C’è confusione e cattive interpretazioni». Ha poi aggiunto un concetto ripetuto spesso negli scorsi giorni, ovvero che in questa Conferenza «nessuno deve essere lasciato indietro, tutti devono salire a bordo».
Bahous: «I diritti delle donne al centro della COP28» – Sima Bahous, UN Women Executive Director, ha dichiarato: «I diritti delle donne e delle ragazze devono essere al centro dell’azione per il clima, anche qui alla COP28. Dobbiamo garantire che le donne abbiano un posto al tavolo decisionale, dobbiamo rafforzare un processo decisionale inclusivo in modo tale che le voci delle femministe, dei giovani, degli indigeni e di altri movimenti possano essere ascoltate forti e chiare dal livello locale a quello globale».