COP28, Bollettino – Giorno 4

Autore

Alessandra Favazzo, Valeria Zanini

Data

3 Dicembre 2023

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6' di lettura

DATA

3 Dicembre 2023

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È appena finita a Dubai la quarta giornata di lavori della COP28. Dopo la chiusura ieri del ‘World Climate Action Summit‘, i capo di Stato e di governo sono ripartiti e si è entrati nel vivo delle vere e proprie negoziazioni. La giornata di oggi ha avuto come focus tematici la salute e la pace.

I fatti salienti

70 Paesi e 39 organizzazioni internazionali firmano la Declaration on Climate, Relief, Recovery and Peace – Alla base del documento l’idea che la pace sia un prerequisito per l’azione climatica. Nel testo i firmatari si impegnano a offrire ai Paesi e alle comunità vulnerabili e coinvolti in conflitti immediato sostegno e aumentare gli investimenti, riconoscendo così l’urgenza di incrementare l’azione per il clima in contesti fragili e colpiti da conflitti.

Il primo summit dei ministri della Salute – Si è tenuto oggi il primo storico vertice dedicato alla salute, con 100 ministri provenienti da tutto il mondo. Ieri 123 Paesi avevano sottoscritto la Dichiarazione della Cop28 su clima e salute presentata dagli Emirati Arabi Uniti, con un fondo da un miliardo di dollari per far fronte agli effetti del cambiamento climatico sulla salute e costruire dei sistemi che i governi proteggano sanitari resilienti. Queste decisioni segnano il riconoscimento degli impatti del cambiamento climatico sulla salute, e della conseguente necessità di proteggere le comunità e preparare i sistemi sanitari a far fronte agli impatti sanitari legati al clima, come il caldo estremo, l’inquinamento atmosferico e le malattie infettive.

Il memorandum Italia-Ucraina sulla transizione energetica – È stato firmato oggi il MoU – Memorandum of Understanding in materia di transizione energetica tra il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava e la sua omologa ucraina, Svetlana Grinchuk. Obiettivo del documento è la ricostruzione del sistema energetico ucraino, con particolare attenzione allo sviluppo delle rinnovabili, del biometano e dell’idrogeno, mediante un aiuto dell’Italia nell’attuazione del prossimo Piano ucraino per l’Energia e il Clima. «L’Italia intende condividere la propria esperienza, e quella delle proprie eccellenze industriali, nel contesto della decarbonizzazione e in materia di soluzioni innovative come l’idrogeno, per sostenere l’Ucraina nel cogliere le migliori opportunità che questa tecnologia già offre e offrirà in futuro al sistema energetico, dei trasporti e dell’industria», ha spiegato Gava.

Le iniziative dell’Unione Europea – La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato la nuova legge per tagliare le emissioni di gas ad effetto serra diversi dalla CO2 e con potere climalterante più alto del 95% entro il 2030. Inoltre, l’Ue ha annunciato un sostegno finanziario di 175 milioni di euro per ridurre le emissioni di metano nei Paesi a basso e medio reddito.

Polemiche sulle parole del presidente della COP28 Sultan Al Jaber –Scoppia la polemica sulle parole di Sultan Al Jaber, che in un video di fine novembre diffuso da alcuni media internazionali si sarebbe espresso contro l’eliminazione dei combustibili fossili, sostenendo che farlo immediatamente comporterebbe «un ritorno al tempo delle caverne». «Nessuna scienza dimostra che un’uscita dai combustibili fossili è necessaria per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi sopra i livelli pre-industriali», avrebbe detto il politico emiratino. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha definito queste affermazioni «assolutamente preoccupanti e sull’orlo del negazionismo climatico».

Le dichiarazioni più importanti

Al Gore: «Eliminare i combustibili fossili» – Nel suo intervento nella plenaria l’ex vicepresidente statunitense Al Gore, ha presentato gli ultimi dati del sito Climate TRACE, il primo gruppo indipendente a stimare, da una rete di 300 satelliti che funzionano grazie all’intelligenza artificiale, le reali emissioni di oltre 352 milioni di siti nel mondo. Nel suo intervento l’attivista americano ha chiesto «non ridurre, non abbattere, ma eliminare i combustibili fossili, questa è la soluzione alla crisi climatica», citando l’appello lanciato dal segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres venerdì.

Il videomessaggio di Papa Francesco: «Custodiamo il creato, ce lo chiedono i piccoli e i poveri» – Dopo il messaggio letto ieri dal Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, oggi è stato proiettato nel Faith Pavillon un videomessaggio del Pontefice, assente da Dubai per motivi di salute, in cui parla del ruolo dei capi religiosi nell’azione per il clima. «Diamo l’esempio, come rappresentanti religiosi, per mostrare che un cambiamento è possibile, per testimoniare stili di vita rispettosi e sostenibili e domandiamo a gran voce ai responsabili delle nazioni che la casa comune sia preservata. Ce lo chiedono, in particolare, i piccoli e i poveri, le cui preghiere giungono fino al trono dell’Altissimo. Per il futuro loro e il futuro di tutti custodiamo il creato e proteggiamo la casa comune: viviamo in pace e promuoviamo la pace», ha dichiarato Papa Francesco. 

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