Biotecnologie e sostenibilità: la strana coppia?

Autore

Stefano Bertacchi

Data

5 Settembre 2022

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3' di lettura

DATA

5 Settembre 2022

ARGOMENTO

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Nel 1987 le Nazioni Unite definirono come sviluppo sostenibile azioni in grado di assicurare «il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri». Alleate forse inaspettate di questo cammino sono le biotecnologie, in quanto utili per lo sviluppo di processi migliorati in termini di sostenibilità, non solo ambientale. Ma anche sociale ed economica. Le biotecnologie non si limitano infatti soltanto agli OGM dalla cattiva nomea, ma abbracciano una grande quantità di attività che non per forza coinvolgono la modificazione genetica.

Come le biotecnologie innovative contribuiscono alla sostenibilità

Sembrerà strano ma la fermentazione è di fatto un processo biotecnologico, che sfrutta microrganismi per trasformare un alimento in un altro, spesso con conservazione più lunga. Dal formaggio alla birra, la fermentazione permette di consumare nel tempo risorse altrimenti deperibili, riducendo la trasformazione in rifiuti. E proprio scarti e sottoprodotti di molti settori, da quello domestico a quello industriale, possono essere valorizzati per l’ottenimento di prodotti quali bioplastiche e biocarburanti. I quali a loro volta possono sostituire le controparti di origine petrolchimica. Cercando così di ridurre la nostra dipendenza da fonti fossili come il petrolio. Le biotecnologie sono anche importanti per l’eliminazione di sostanze inquinanti dall’ambiente, allo sviluppo di fitofarmaci meno impattanti e di farmaci salvavita. In questo senso le biotecnologie mediche sono altresì fondamentali per permettere uno sviluppo sostenibile globale con lo scopo di rendere più accessibili farmaci e vaccini altrimenti deperibili in assenza della catena del freddo – o ancora per debellare localmente malattie quali la malaria. 

Proprio questa malattia vede come possibile strategia di eradicazione l’uso di zanzare geneticamente modificate in modo da ridurre la loro popolazione in un certo luogo. Indubbiamente questi OGM, al pari degli altri a nostra disposizione tra piante e microrganismi, hanno un enorme potenziale. Ma proprio alla luce dei dubbi leciti che possono emergere in merito, è importante parlarne apertamente, sottolineandone pregi e limitazioni. Si materializza quindi la strana coppia biotecnologie-sostenibilità, molto più interconnessa di quanto si possa pensare!

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