Pesca e cambiamento climatico. Secondo il recente studio ‘Stable landings mask irreversible community reorganizations in an overexploited Mediterranean ecosystem’ pubblicato sul Journal of Animal Ecology condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, negli ultimi 40 anni ci sono stati intensi cambiamenti nell’ecosistema dell’Alto Adriatico, uno dei mari più pescosi e sfruttati del pianeta, nella totale inconsapevolezza dei più.
Come afferma Camilla Sguotti, ricercatrice nel programma europeo ‘Marie Skłodowska-Curie Actions’ al Dipartimento di Biologia dell’Ateneo di Padova e prima autrice dello studio, «La composizione di quello che si pesca riflette la comunità di organismi che abitano il mare: a partire dagli anni Ottanta si è avuto un andamento caratterizzato da lunghi periodi di stabilità nella varietà e qualità del pescato intervallati da improvvisi cambiamenti discontinui a causa dell’effetto sinergico di pressione da pesca e riscaldamento dei mari dovuto ai cambiamenti climatici. La cosa interessante è ‘scoprire’ solo ora questi cambiamenti.»
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