Città del Messico e la voragine di cemento

Le enormi sfide del cambiamento climatico e della sovrappopolazione in una delle città più grandi del mondo: quali progetti per affrontarle?

Autore

Perla Irasema Rivadeneyra Garcìa

Data

2 Maggio 2023

AUTORE

TEMPO DI LETTURA

5' di lettura

DATA

2 Maggio 2023

ARGOMENTO

CONDIVIDI

Città del Messico, capitale dell’omonimo stato messicano, con i suoi 21 milioni di abitanti è una delle più grandi metropoli al mondo1. Come in molte altre aree urbane, anche a causa di un’elevata densità abitativa, qui la questione ambientale assume un ruolo centrale per lo sviluppo e il benessere dei cittadini. Svariate sfide quali inquinamento atmosferico, scarsità delle risorse idriche e inquinamento delle acque, gestione dei rifiuti ed effetto isola di calore, attendono soluzioni urgenti.

Naturalmente, tale situazione drammatica è destinata a peggiorare col riscaldamento globale. Nei prossimi anni, infatti, diversi studi prevedono che la città andrà incontro a una serie di sconvolgimenti epocali: aumento delle temperature2, cambiamenti nello schema delle precipitazioni e aumento nella frequenza di fenomeni meteorologici estremi quali inondazioni, siccità e ondate di calore3. Inoltre, il cambiamento climatico causerà un aumento della subsidenza della città, che nel secolo scorso è già sprofondata di circa 12 metri e che rischia di inabissarsi per altri 30 negli anni a venire4. Infine, a chiudere questo tragico cerchio, il terreno più secco esporrà gli edifici a un rischio maggiore di danni da terremoto, un serio problema per una città spesso soggetta ad eventi sismici.

È chiaro, dunque, che il cambiamento climatico comporterà rischi significativi per la popolazione, le infrastrutture e l’economia stessa della città. 

La città ha perciò accolto le sfide di tentare di ridurre le proprie emissioni di CO2 e di aumentare la sua resilienza. Tutto ciò attraverso numerose misure quali la costruzione di infrastrutture verdi, la mobilità sostenibile e alcune iniziative volte all’efficientamento energetico.

In quanto segue cercheremo di esaminare in dettaglio alcuni dei principali progetti verdi realizzati a Città del Messico. 

Hoy no Circula

Il traffico intenso a Città del Messico, risultato della sua enorme popolosità e del gran numero di auto in circolazione (circa 4 milioni5), è una delle principali cause del severo inquinamento atmosferico della città: oltre a portare a un peggioramento nella qualità della vita dei cittadini, la congestione del traffico può avere anche delle ripercussioni economiche6

In risposta a tale situazione, Città del Messico ha implementato alcune misure per incoraggiare l’uso dei mezzi pubblici riducendo il numero di auto in circolazione. In particolare, con il programma Hoy no Circula, la capitale messicana ha introdotto delle restrizioni all’uso dei veicoli in base ai numeri di targa. 

Questo programma è in vigore dal 1989 e, data la sua efficacia, è stato adottato sia in altre città messicane sia all’estero. 

In aggiunta a tale politica, è stato poi implementato anche un piano di rottamazione dei veicoli, offrendo contestualmente incentivi al fine di rinnovare il parco circolante.
È tuttavia necessario sottolineare che la strada da percorrere è ancora in salita: la crescita costante della popolazione e la diffusa insicurezza (molte rapine avvengono a bordo dei mezzi pubblici) fanno sì che ancora oggi molti messicani continuino a utilizzare la propria auto. Di conseguenza, il traffico rimane ancora una sfida importante per la città ed è assolutamente impellente trovare nuove alternative per la sua riduzione.

ViaVerde sul Periferico

Tra le più innovative soluzioni messe in atto per contenere l’impatto ambientale del traffico si può certamente annoverare il progetto ViaVerde. 

Questo piano consiste principalmente nell’installazione di giardini verticali lungo il Periferico, l’imponente autostrada a due piani che circonda la città e che ne costituisce la sua principale arteria. Queste pareti verdi, poste sui pilastri che sostengono il piano superiore della strada, sono costituite da piante scelte accuratamente per assorbire gli inquinanti atmosferici e per favorire la regolazione delle temperature (Fig. 1).

Fig. 1 Rappresentazione artistica di Via Verde, progetto emblematico con giardini verticali istallati sul Periférico, una delle più trafficate arterie della città (elaborazione dell’autrice)

Diversi studi hanno mostrato che tali soluzioni possono ridurre significativamente i livelli di biossido di azoto, biossido di zolfo e particolato nell’aria, rilasciando al contempo ossigeno7. In aggiunta, le piante di questi giardini verticali possono fungere da barriera acustica naturale e aiutare a ridurre l’effetto isola di calore. Per quanto riguarda l’irrigazione, invece, i giardini verticali sono alimentati con un sistema di gocciolamento basato sull’utilizzo di sistemi di raccolta dell’acqua piovana, riducendo al minimo il consumo di acqua: un esempio tangibile di circolarità!

In generale, essendo realizzati almeno in parte con materiale riciclato e avendo occupato spazi altrimenti inutilizzati, i giardini verticali rappresentano senza dubbio un buon esempio di sviluppo urbano sostenibile e intelligente, che ha avuto un impatto significativamente positivo sull’ambiente circostante. Il progetto ha dimostrato che lo sviluppo urbano sostenibile può essere raggiunto con risorse minime e che piccoli cambiamenti possono innescare macroscopici miglioramenti. Non sorprende, perciò, che il World Economic Forum abbia deciso di premiare il progetto, e che, come il precedente, sia stato adottato da diverse aree urbane dentro e fuori il Messico.

Salvaguardia delle zone umide di Xochimilco

Xochimilco è un quartiere di Città del Messico, noto per la sua vasta rete di canali e isole artificiali conosciute come chinampas. Queste zone umide sono un patrimonio Unesco e rappresentano un’area della città dall’enorme valore sia ecologico sia storico/culturale. Esse, infatti, costituiscono l’habitat ottimale per una vasta gamma di specie vegetali e animali e contribuiscono alla naturale filtrazione dell’acqua, al controllo delle inondazioni e al sequestro del carbonio. Inoltre, nelle chinampas viene tuttora utilizzato un sistema di coltivazione tradizionale risalente all’epoca preispanica e noto anche come chinampería

Nonostante il loro evidente status di risorsa fondamentale, anche le zone umide di Xochimilco devono affrontare innumerevoli sfide ambientali, a causa dell’incontrollata crescita urbana, di uno sfruttamento agricolo intensivo e della presenza di scarichi industriali. In risposta a questi problemi, il governo messicano, in collaborazione con le comunità locali e diverse ONG, ha lanciato un progetto per ripristinare le zone umide di Xochimilco e promuovere l’uso sostenibile delle sue risorse. Esso si compone dei seguenti punti:

  • Il ripristino, che prevede il dragaggio di canali per migliorare il flusso dell’acqua, la piantumazione di vegetazione autoctona e la costruzione di strutture a sostegno delle attività agricole. Ciò potrebbe non solo favorire la sopravvivenza delle pratiche agricole tradizionali e la promozione della sicurezza alimentare ma anche contribuire alla conservazione delle zone umide riducendone l’erosione, migliorandone la qualità dell’acqua e creando un habitat per la fauna selvatica. Inoltre, questa iniziativa ha già portato alla creazione di nuovi posti di lavoro, in quanto gli agricoltori locali possono vendere i loro prodotti ai mercati e ai ristoranti della città8.
  • La creazione del Museo Axolotl, che mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di queste aree e sulla loro preservazione, facendo leva sul problema dell’Axolotl, una specie autoctona di salamandra in via di estinzione.
  • La promozione dell’ecoturismo, per mettere in risalto la bellezza naturale e il patrimonio culturale delle zone umide puntando a sensibilizzare le persone sulla loro importanza.

Reto Verde

Reto Verde è un ambizioso progetto che, lanciato nel 2019 con l’obiettivo di piantare 10 milioni di alberi entro il 2024, ha ampiamente raggiunto le aspettative iniziali. Difatti, nel 2023, il numero di alberi piantati è già pari a circa 16 milioni9

La piantumazione di specie arboree autoctone che ben si adattano al clima locale e alle condizioni del suolo è il focus principale di questo programma. Oltre a fornire ombra e migliorare la qualità dell’aria, gli alberi aiutano ad assorbire l’anidride carbonica dall’atmosfera e a sequestrarla nella loro biomassa, contribuendo così anche alla mitigazione. 

Per raggiungere i suoi obiettivi, il programma Reto Verde ha istituito una rete di vivai e serre nonché un sistema di distribuzione degli alberi al pubblico e una campagna di sensibilizzazione volta ad incoraggiare i residenti a partecipare alle attività di piantumazione e cura del verde urbano 

Come ciliegina sulla torta, si prevede anche la contestuale creazione di giardini per impollinatori10, atti a fornire ‘vitto e alloggio’ a insetti quali api, farfalle e colibrì, essenziali per la riproduzione di molte piante e la salute generale degli ecosistemi. Sostenendo queste preziose popolazioni, i giardini aiutano a mantenere la biodiversità dell’ecosistema e promuovono la riproduzione di innumerevoli specie vegetali. 

Parque Cuitlahuac

La presenza di spazi verdi urbani è essenziale non solo per l’ambiente in sé, ma anche per una serie di finalità socio-economiche, altrimenti note come co-benefici. Diversi studi mostrano, infatti, come gli abitanti nei quartieri nei quali l’accesso ad aree verdi è maggiormente limitato possono sperimentare livelli di ansia e depressione più elevati11. Nel caso di Città del Messico, dove l’accesso a questi spazi è spesso ridotto, specialmente nei quartieri a basso reddito1212, questo implica forti ripercussioni per benessere dei cittadini.
Tra le possibili iniziative atte a risolvere il problema spicca indubbiamente la creazione di parchi urbani: Parque Cuitlahuac 13 rappresenta certamente un buon esempio dell’implementazione di tali politiche a Città del Messico. 

Situato in un’area povera della città, esso è stato costruito utilizzando materiali riciclati14 grazie all’aiuto dei residenti locali, che hanno partecipato in maniera corale alla raccolta di materiali quali pneumatici, bottiglie di plastica e contenitori di vetro, poi impiegati nella creazione di panchine, attrezzature da gioco e molte altre strutture ricreative. Oltre al suo design sostenibile, Parque Cuitlahuac offre una vasta gamma di attrazioni per i visitatori e non di rado ospita importanti eventi sociali, fornendo finalmente ai residenti un luogo dove riunirsi e godere della vita all’aria aperta. Il parco è una testimonianza del potere del coinvolgimento della comunità nella promozione di pratiche sostenibili e nell’apportare cambiamenti positivi negli ambienti urbani.

Questi progetti e molti altri rappresentano senza dubbio un faro per il futuro di questa come di molte altre metropoli, tuttavia non sono che una goccia nel vasto mare: urge agire nell’immediato e in maniera sistematica al fine di rendere tali iniziative non più l’eccezione ma la norma. L’alternativa, ahinoi, non è affatto rosea.

Note

  1. World Population Review, World City Populations 2023, https:/ /worldpopulationreview.com/world-cities
  2. Secondo l’Atlas Climatico del Messico, la temperatura media a Città del Messico è aumentata di circa 1 grado Celsius nell’ultimo secolo e le proiezioni per i prossimi decenni prevedono che le temperature continueranno ad aumentare. Se le emissioni di gas serra aumenteranno con l’attuale trend di crescita, si arriverà ad un innalzamento della temperatura media di 4 gradi entro la fine del secolo. Instituto de Ciencias de la Atmósfera y Cambio Climático, UNAM.  https://uniatmos.atmosfera.unam.mx/
  3. The Climate Reality Project, How is climate change affecting Mexico? 2018, https://www.climaterealityproject.org/blog/how-climate-change-affecting-mexico.
  4. MIT Climate Portal, Climate change is helping sink Mexico City, 2022 https://climate.mit.edu/posts/climate-change-helping-sink-mexico-city
  5. Devpost. Mexico City, Mobility Challenge https://mexicocity-mobility.devpost.com/details/resources
  6. Secretaría del Medio Ambiente de la Ciudad de México. Inventario de Emisiones de la Zona Metropolitana del Valle de México 2018. Dirección General de Calidad del Aire, Dirección de Proyectos de Calidad del Aire. Ciudad de México. agosto, 2021 http://www.aire.cdmx.gob.mx/descargas/publicaciones/flippingbook/inventario-emisiones-cdmx-2018/Inventario-de-emisiones-cdmx-2018.pdf
  7. I giardini verdi possono mitigare il particolato 2,5 (PM2,5) o meno micrometri in media del 25% e il PM10 in media del 37% rispetto alle aree non verdi limitrofe. Srbinovska, et al. The effect of small green walls on reduction of particulate matter concentration in open areas. Journal of Cleaner Production, in “Journal of Cleaner Production”, 2021.
  8. Gobierno de la Ciudad de Mexico. Ciudad Sustentable, Rehabilitación de humedales en Xochimilco. https://gobierno.cdmx.gob.mx/noticias/rehabilitacion-de-humedales-en-xochimilco/
  9. Gobierno de la Ciudad de Mexico, Secretería del Medio Ambiente, Reto Verde, programa para revegetar la Ciudad de Mexico, https://sedema.cdmx.gob.mx/programas/programa/reto-verde
  10. M. Toharia, El Reto Verde de México: 10 millones de plantas y árboles, in “El País”, 20 agosto 2019, https://elpais.com/elpais/2019/07/27/seres_urbanos/1564233454_606083.html,  
  11. R. Reece et al., Exposure to green space and prevention of anxiety and depression among young people in urban settings: a global scoping review, in “Journal of public mental health” 2021, https://www.emerald.com/insight/content/doi/10.1108/JPMH-02-2021-0030/full/html
  12. O. Montejo e G. Alberto, Geographic assessment of urban quality of life using socio-economic and environmental factors across Mexico City, Oklahoma State University ProQuest Dissertations Publishing, 2015 https://www.proquest.com/openview/b3fbbce6c180cc092f8b4714f9a27315/1?pq-origsite=gscholar&cbl=18750,
  13. T. De Miguel, El parque que resurgió de la basura en Iztapalapa, in “El País”, 2 luglio 2021

  14. Gobierno de la Ciudad de Mexico. Ciudad Sustentable, Parque Cuitláhuac. https://gobierno.cdmx.gob.mx/noticias/parque-cuitlahuac/
Leggi anche
Politiche
Editoriali
6′ di lettura

Il fiume che divenne persona

di Maria Viktoria Bittner
Politiche
Editoriali
5′ di lettura

Quali incentivi per le comunità di energia rinnovabile?

di Raffaele Palermo
COP29, Politiche
Editoriali
5′ di lettura

Cop29: aspettative, sfide e opportunità per l’azione climatica

di Cristina El Khoury, Valeria Zanini
Scienza
Viva Voce

Il sole artificiale supera ogni record

di Redazione
4′ di lettura
Scienza
Viva Voce

Alta frequenza alta speranza, una nuova era per la fisioterapia

di Redazione
4′ di lettura
Scienza
Viva Voce

Parenti inaspettati

di Redazione
2′ di lettura
Scienza
Viva Voce

È possibile un mondo senza zanzare?

di Redazione
3′ di lettura
Scienza
Viva Voce

Dog-tor, un naso per le malattie

di Redazione
3′ di lettura
Scienza
Viva Voce

La saliva di una lucertola può aiutarci a individuare un tumore

di Redazione
3′ di lettura

Credits

Ux Design: Susanna Legrenzi
Grafica: Maurizio Maselli / Artworkweb
Web development: Synesthesia