Rigenerare con le Green Infrastructures
Negli ultimi vent’anni le infrastrutture verdi, le green infrastructure (GI), sono state riconosciute come strategiche nei processi di rigenerazione urbana e rappresentano una possibilità cruciale per supportare, attraverso soluzioni basate sulla natura, scenari integrati di sviluppo sostenibile. I processi di urbanizzazione, tra sprawl, infrastrutturazione del territorio e relativo consumo di suolo, pregressi e in corso, hanno generato e continuano a generare dinamiche ecologiche asimmetriche e una frammentazione del capitale naturale che incrementa fragilità e vulnerabilità dell’ecosistema urbano nel suo complesso. Le GI rappresentano un’opportunità concreta di riequilibrio e, simultaneamente, incrementano la resilienza urbana, migliorano la qualità della vita dei cittadini e rispondono localmente a sfide e urgenze globali.
GI tra connettività, multifunzionalità, inter-scalarità
Per GI si intende una rete di spazi verdi (ma anche d’acqua) multilivello e multi-funzionale – come tetti verdi, superfici verdi, strade alberate, foreste e parchi urbani, community gardens, aree agricole, umide, ecc. – progettata per offrire una serie di benefici ecologici, sociali ed economici.
Rispetto alle infrastrutture tradizionali, dette anche grey infrastructure, le GI offrono performatività molteplici, sostituendo o integrando le infrastrutture esistenti, promuovendo la resilienza urbana e riducendo i costi di gestione. Si caratterizzano per connettività (mettendo in connessione spazi verdi nuovi ed esistenti con diverse qualità e caratteristiche), inter-scalarità (muovendosi dalla dimensione locale, a quella urbana e territoriale) e multifunzionalità.
Le GI, infatti, offrono una serie di benefici: permettono di incrementare la biodiversità, diminuire la velocità del vento, gestire il flusso delle precipitazioni, ridurre l’effetto isola di calore e i consumi energetici, ridurre l’impronta ecologica del carbonio e gli effetti del cambiamento climatico – sia in termini di mitigazione che di adattamento 1, collegando le aree urbane a quelle rurali, ma anche attraverso community gardens e pratiche di agricoltura urbana – ridurre le distanze tra produzione e consumo alimentare, migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini, per i quali, soprattutto dopo la pandemia, l’importanza degli spazi verdi come luoghi di rigenerazione psico-fisica è cresciuta 2.
Inoltre, possono contribuire a costruire o consolidare il senso di comunità attraverso la mobilitazione della società civile, favorendo l’inclusione sociale attraverso processi di rigenerazione. Gli investimenti per la realizzazione o implementazione di GI in contesti urbani non solo rafforzano la resilienza, ma contribuiscono anche a creare e mantenere posti di lavoro.
GI. Goals e Targets dell’ Agenda 2030
Nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’Agenda 2020 le GI possono contribuire al:
- Goal 3 – Salute e benessere – offrendo servizi di regolazione ambientale, benefici psico-fisici e promuovendo uno stile di vita più salubre;
- Goal 2 – Sconfiggere la Fame e Goal 12 – Consumo e produzione responsabile – offrendo spazi come orti urbani, community gardens e agricoltura urbana e periurbana, accorciando le distanze tra produzione e consumo;
- Goal 6 – Acqua pulita e servizi igienico sanitari, target 6.6 Proteggere e risanare gli ecosistemi legati all’acqua – ripristinando o ridefinendo la loro condizione naturale, favorendo il drenaggio urbano dell’acqua e la fitodepurazione attraverso nature-based solutions;
- Goal 11 – Città e comunità sostenibili, target 11.1 Riqualificazione e Rigenerazione urbana e 11.2 Mobilità sostenibile – attraverso spazi verdi che migliorino la resilienza urbana e che siano attraversati da infrastrutture per la mobilità dolce;
- Goal 13 – Lotta contro i cambiamenti climatici, target 13.1 promuovendo l’adattamento in contesti urbani attraverso soluzioni tecno-naturali che riducano la vulnerabilità ai fenomeni meteorologici estremi 3.
Le città come laboratori sperimentali sulla rigenerazione GI-driven
Le infrastrutture verdi rivestono un ruolo particolarmente rilevante nei contesti urbani mondiali dove il tasso di inurbamento è destinato a crescere nel prossimo futuro. A livello europeo, dove il 60% della popolazione si concentra in aree urbane, le infrastrutture verdi hanno e avranno, quindi, un ruolo decisivo nel raggiungimento di una serie di obiettivi: dalla coesione e sviluppo regionale, alla strategia per l’adattamento ai cambiamenti climatici, alla gestione del rischio catastrofi 4.
I processi di pianificazione e progettazione delle GI in contesti urbani sono guidati da quattro principi 5:
- integrazione tra infrastrutture grigie e verdi, soprattutto nei processi di rigenerazione, possono migliorare le performance dei sistemi urbani rispetto all’uso delle risorse (acqua e energia) attraverso soluzioni tecno-naturali, che migliorino anche la qualità degli spazi urbani;
- connettività, mira a creare una rete di spazi verdi ben collegati, per l’uomo e le altre specie. Ciò comporta la creazione e il ripristino di connessioni secondo una logica sinergica, per sostenere e processi, funzioni e benefici che sono possibili solo attraverso l’interconnessione;
- multi-funzionalità, riguarda la capacità delle GI di fornire contemporaneamente diversi benefici ecologici, socio-culturali ed economici. Strettamente legato alla multifunzionalità è il concetto di servizi ecosistemici, cioè i benefici di approvvigionamento, di regolazione, di biodiversità e culturali 6 che ecosistemi in salute possono offrire;
- inclusione sociale, intendendo sia spazi che permettano accessibilità e fruibilità per tutti ma anche nel processo, coinvolgendo gruppi e comunità, sulla base delle proprie esigenze e aspirazioni, nella pianificazione e implementazione delle GI.
Rigenerare la città attraverso le GI oggi significa ripensare pratiche e approcci consolidati, integrando la rigenerazione con la gestione/conservazione del capitale naturale, le dinamiche ecologiche, il paesaggio, l’uso pubblico, la salute e il benessere dei cittadini; significa guardare alla rigenerazione in chiave complessa, interdisciplinare e olistica, capace di mettere a sistema potenzialità e fragilità locali rispetto a sfide e urgenze globali, territori e comunità̀, per promuovere una transizione giusta, ecologica ed energetica.
Le città da questo punto di vista rappresentano dei laboratori possibili sulla rigenerazione attraverso le GI, sperimentando approcci, metodi e strumenti innovativi, nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile in senso economico, ecologico e sociale.
Il presente contributo si inserisce in una ricerca dell’autore sui temi della rigenerazione urbana presso il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata, finanziata su risorse PON R&I e del fondo FSE- REACT EU.
Note
- T. Mattews, A.Y. Lo e J.A. Byrne, Reconceptualizing green infrastructure for climate change adaptation: barriers to adoption and drivers for uptake by spatial planners, in “Landscape and Urban Planning”, 138, 2015, pp. 155-163. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0169204615000419
- F. Ugolini et. al., Effects of the COVID-19 pandemic on the use and perceptions of urban green space: an international exploratory study, in “Urban forestry & Urban greening”, p. 56, 2020. https://www.scien- cedirect.com/journal/urban-forestry-and-urban-greening/vol/56/suppl/C
- B. Wilk, S. Hanania, V. Latinos, B. Anton e M. Olbertz, Guidelines for co-designing and co-imple- menting green infrastructure in urban regeneration processes, D 2.10, proGIreg. Horizon 2020 Grant Agreement No 776528, 2020, European Commission, https://progireg.eu/fileadmin/user_upload/Deliverables/D2.10_Guidelines_for_co-designing_proGIreg_ICLEI_200804.pdf
- Commissione Europea, Infrastrutture verdi – Rafforzare il capitale naturale in Europa, 52013DC0249, 2013. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=celex%3A52013DC0249
- R. Hansen e S. Pauleit, From Multifunctionality to Multiple Ecosystem Services? A Conceptual Framework for Multifunctionality, in “Green Infrastructure Planning for Urban Areas”, AMBIO 43, 2014, pp. 516-529
- R. Hansen, E. Rall, E. Chapman, W. Rolf e S. Pauleit, Urban Green Infrastructure Planning: A Guide for Practitioners, GREEN SURGE, 2017, http://greensurge.eu/ working-packages/wp5/