Lo stato della California, nel 2023, ha deciso di riportare i castori nelle terre delle tribù indigene del fiume Tule e dei Mountain Maidu e questo progetto di riwilding ha rinvigorito l’ecosistema delle zone umide dell’area introducendo nuova fauna selvatica che va dai pigliamosche del salice alle gru canadesi, aumentando al contempo la copertura idrica di oltre il 22%. E questo fenomeno sta attivamente rafforzando la resilienza a livello paesaggistico contro incendi e siccità.
I castori sono degli ‘ingegneri idrologici’: con le loro dighe stabilizzano il ciclo dell’acqua e forniscono numerosi preziosi servizi ecosistemici; con l’aumento degli incendi boschivi, non solo le dighe trattengono più acqua nella zona, ma i castori che masticano gli alberi per costruirle agiscono come un naturale ‘diradamento del combustibile’, simile a quello ottenuto con un incendio controllato, rendendo quindi più difficile la propagazione del fuoco.
Uno studio ha scoperto che nel 2020, quando dei mega-incendi boschivi hanno colpito lo stato del Colorado nella regione delle Montagne Rocciose, le zone umide create dai castori hanno fornito ‘rifugi verdi’ umidi in tutte le aree selvagge dello stato e che i tratti di fiume con le dighe hanno resistito meglio all’impatto con gli incendi.
Le popolazioni di castori in America hanno registrato una ripresa sostanziale negli ultimi decenni, dopo secoli di caccia eccessiva, ma ci sono ancora molte opportunità di crescita e molti più servizi ecosistemici da ottenere. I leader statali (ovunque tranne le Hawaii) dovrebbero sostenere attivamente e accelerare la reintroduzione dei castori per promuovere paesaggi più ricchi e sicuri!
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