Vi ricordate Top Gun, il film? Maverick (Tom Cruise) pilotava quell’aereo supersonico che ci faceva sognare! Bene, quel sogno potrebbe diventare realtà con l’XB-1. Ispirato dall’eredità del Concorde, questo aereo civile di linea promette di riportare il fascino del volo supersonico nel presente, rendendolo di nuovo possibile. Per chi invece non avesse visto Top Gun: Maverick, il Darkstar è un aereo ipersonico sperimentale che nel film viene spinto oltre Mach 10 (dove Mach indica il rapporto tra la velocità di un oggetto e quella del suono, pari a circa 1.235 km/h a livello del mare) prima di disintegrarsi sotto la pressione estrema. Sebbene si tratti di un velivolo fittizio, il suo design è stato ispirato da veri progetti aerospaziali, in particolare dall’SR-72 della Lockheed Martin, il successore concettuale del leggendario SR-71 Blackbird. Il Darkstar incarna l’apice della tecnologia aeronautica, con un design furtivo e un’avanzata propulsione scramjet, elementi che lo rendono incredibilmente veloce e futuristico.
Se vi sembra che la corsa al volo supersonico sia una novità, forse è il caso di fare un salto indietro nel tempo. Prima che l’XB-1 e il Darkstar di Top Gun facessero battere il cuore degli appassionati di aviazione, c’era già un aereo che aveva conquistato il cielo, unendo lusso e velocità come mai prima: il leggendario Concorde. Negli anni ’70, quando il Concorde decollò per la prima volta, non era solo un aereo, ma un simbolo del futuro. Viaggiare a Mach 2.04 non era più un sogno da film di fantascienza, ma una realtà che ti portava da Londra a New York in sole tre ore e mezza, un tempo impensabile per qualsiasi altro aereo. Quello che oggi vediamo come un fantastico sogno cinematografico, come il Darkstar di Top Gun, fu per decenni una realtà ad alta quota, un viaggio esclusivo che accoglieva solo pochi privilegiati.
Tuttavia, come ogni storia che merita di essere raccontata, anche quella del Concorde ebbe i suoi momenti di gloria, ma finì tragicamente. Nonostante la sua velocità supersonica, i costi altissimi, il consumo di carburante e il divieto di volare a Mach 2 sopra il suolo europeo ne limitarono l’accessibilità. E, come se non bastasse, nel 2000 un tragico incidente a Parigi ne segnò la fine, con il Concorde che smise di volare ufficialmente nel 2003. Ma come dicevamo, l’eredità del Concorde non è mai andata in pensione. La sfida del volo supersonico è ancora viva, e oggi con l’XB-1 quella promessa di un viaggio più rapido e più accessibile potrebbe diventare una realtà ancora più vicina. Mentre il Concorde ha chiuso la sua era, un nuovo protagonista sta facendo il suo ingresso nel cielo, pronto a spingere i limiti del possibile.
L’XB-1 nasce dalla mente visionaria di Boom Supersonic, una compagnia aerospaziale con sede in Colorado che ha l’ambizione di riportare i voli supersonici nel mercato commerciale, questa volta con un occhio di riguardo per la sostenibilità e l’efficienza. Con un design che ricorda il glorioso passato del Concorde, ma con un tocco di modernità e tecnologie all’avanguardia, l’XB-1 si presenta come il primo passo verso l’era dei voli veloci e sostenibili. Ma quali sono le principali differenze tra il Concorde e l’XB-1? Il Concorde era alimentato da quattro motori Rolls-Royce/Snecma Olympus 593, in grado di spingerlo oltre Mach 2, ma con un elevato consumo di carburante. L’XB-1, invece, è dotato di tre motori General Electric J85-15, più piccoli e ottimizzati per un’efficienza maggiore, anche se la velocità di crociera prevista per i futuri aerei derivati dall’XB-1 sarà inferiore a quella del Concorde, aggirandosi intorno a Mach 1.7.
L’obiettivo principale, infatti, non è solo la velocità, ma anche la riduzione delle emissioni e dei costi operativi, in modo da rendere il volo supersonico un’opzione sostenibile per il futuro. Naturalmente, non si tratta di un aereo pronto per il volo commerciale: l’XB-1 è un prototipo, un ‘piccolo’ dimostratore tecnologico che ha il compito di testare le nuove soluzioni aerodinamiche, i motori e il comfort per i passeggeri. Ma i suoi obiettivi sono ambiziosi. L’obiettivo di Boom Supersonic è quello di realizzare un aereo che non solo raggiunga la velocità supersonica, ma che lo faccia in modo sostenibile, riducendo al minimo l’impatto ambientale, soprattutto in termini di emissioni di CO2. E, se c’era qualche dubbio sulla sua capacità di rompere la barriera del suono, l’ultimo test effettuato il 28 gennaio 2025 ha tolto ogni incertezza. Durante questo volo cruciale, l’XB-1 ha raggiunto Mach 1, confermando che il suo design e la sua potenza motore sono perfetti per spingersi oltre la velocità del suono. È stato un successo storico, che dimostra che il sogno di viaggiare più velocemente di quanto possiamo immaginare è ora più vicino che mai.
Pensare che tutto questo arrivi dopo che i voli di linea oggi percorrono la tratta Londra-New York in 6-8 ore, a velocità subsoniche, sembra quasi assurdo. Immaginate che un viaggio che oggi richiede metà giornata potrebbe, con l’XB-1, essere ridotto a meno di 3 ore. Un salto nel futuro, dove il concetto di ‘essere lì in un batter d’occhio’ non è più una fantasia, ma una realtà che sta per diventare accessibile. Il futuro del volo supersonico è finalmente in volo, e l’XB-1 potrebbe essere il primo tassello di una nuova era per il trasporto aereo. Sebbene questo prototipo sia in miniatura rispetto alla versione commerciale che Boom Supersonic prevede di realizzare, è chiaro che il cielo è il limite.
A cura di Natnael Tsehaye, Daniele Grieco e Nada Zen, 4LF, Istituto Tecnico Industriale Statale Ettore Conti
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