Dalla Conferenza di Rio de Janeiro del 1992, dove è stata stipulata la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici con l’obiettivo di stabilizzare le emissioni di gas a effetto serra, la storia del multilateralismo è ricca di ostacoli. Alessandro Lanza, Direttore Esecutivo della Fondazione Eni Enrico Mattei, sottolinea la criticità di accordi non vincolanti (non binding agreements) tra i Paesi, che lasciano dunque mano libera ai top player mondiali nel fissare tempistiche e obiettivi di riduzione delle emissioni. Senza dimenticare che, oltre la narrazione mainstream, un impatto determinante lo avranno Paesi come la Malesia, il Brasile o l’Indonesia, enormi produttori di emissioni ma la cui importanza viene eclissata dai ‘soliti noti’, quali l’India e la Cina.