Secondo Alessandro Lanza, Direttore Esecutivo della Fondazione Eni Enrico Mattei, la rotta ormai tracciata verso una catastrofe climatica è segnata dal paradosso per cui i Paesi che fanno più danni in termini ambientali sono quelli che ne subiscono meno gli effetti. I primi a pagare il conto sono infatti gli abitanti dell’Africa subsahariana. Il nucleare di prossima generazione potrebbe rappresentare una soluzione eccezionale, ma al momento produciamo elettricità col nucleare attraverso il processo di fissione, che presenta però numerosi problemi, dall’inquinamento dovuto agli scarti fino all’incuria umana. A cambiare completamente le regole del gioco sarebbe la fusione nucleare, il tentativo dell’uomo di riprodurre il funzionamento di una stella. Produrrebbe energia pulita, senza scorie e a costi bassissimi. Un sogno realizzabile entro il 2050?