Femminismo intersezionale e attivismo

Autore

Flavia Restivo

Data

14 Ottobre 2022

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TEMPO DI LETTURA

3' di lettura

DATA

14 Ottobre 2022

ARGOMENTO

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Per l’introduzione di un’educazione sessuo-affettiva nelle scuole.

«L’Italia è uno degli ultimi Stati membri dell’Unione Europea in cui l’educazione sessuale non è obbligatoria, accanto a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania. Un fattore che impedisce lo sviluppo di difese contro l’odio di genere nelle nuove e vecchie generazioni».

Tali parole introducono una petizione a cui mi sto dedicando assieme a due miei colleghi, Andrea Giorgini ed Isabella Borrelli. 

La ragione primaria che ci ha spinto ad intraprendere questo percorso è la consapevolezza dell’importanza di affrontare un cambiamento di tale portata in prima persona, come generazione e come cittadini che esercitano un loro diritto: il diritto di non rimanere inerti.

La proposta si rivolge ad uno spazio territorialmente limitato e ad un pubblico ben preciso. Il motivo? Porre l’accento sulla gradualità, sulle possibilità effettive e sul processo stesso. La petizione è estesa infatti al territorio della Regione Lazio ed è attuabile per le studentesse e gli studenti delle scuole superiori. Ma perché riteniamo questa materia di fondamentale importanza? 

Come ribadito nel testo stesso della petizione di Change: «La popolazione ha l’urgenza di parlare, confrontarsi e non sentirsi sola nel proprio sviluppo personale, affettivo e sociale. In ogni sede di dibattito abbiamo percepito la necessità di introdurre un percorso di educazione che rompesse i tabù e mettesse in dialogo più generazioni spesso distanti». 

L’educazione sessuo-affettiva nelle scuole si manifesta dunque necessaria a fronte di un paese in cui vi è l’esigenza di una riflessione approfondita su materie che riguardano il benessere fisico e psicologico della persona e allo stesso tempo risultano legate a temi cruciali come la discriminazione di genere, il femminicidio e il mancato rispetto dei diritti civili. Si tratta di tematiche che non possono essere affrontate in famiglia ma che necessitano dell’aiuto e dell’intermediazione di professionisti del settore. 

Una popolazione più consapevole e maggiormente informata è fondamentale nella creazione di una società maggiormente progressista e funzionante. Credendo nel progresso di questo paese, portiamo questa petizione all’attenzione della popolazione. La nostra proposta include:

  • Introduzione di una formazione obbligatoria nelle scuole superiori della città di Roma e della Regione Lazio, istituendo una Giornata dedicata all’educazione sessuo-affettiva;
  • Istituzione di uno spazio online permanente curato da psicologi, divulgatori, sessuologi ed altri esperti del settore che risulti accessibile a studenti, famiglie e professori da ogni dispositivo.

Il tema della formazione su tali materie non risulta sufficiente se limitata alle scuole superiori, ma può essere un produttivo punto di partenza. Le ragazze e i ragazzi sviluppano la propria personalità ben prima di giungere all’età adolescenziale; su questo punto, sarebbe fondamentale agire tramite l’aiuto di un corso all’affettività per insegnare alle bambine e ai bambini determinati temi come il rispetto, la diversità e il consenso

Essendo a conoscenza della lentezza che tali processi richiedono, abbiamo comunque deciso di procedere tramite diverse fasi. La petizione sopra descritta sottolinea inoltre l’importanza della presenza di educatori adeguati. Tale necessità risulta fondamentale nel presentare ai ragazzi informazioni oggettive e non personalistiche. Un ruolo che le famiglie non accettano di buon grado, ma che risulta essenziale per la conoscenza dei propri figli. 

Una società più inclusiva e più progressista si costruisce a partire dagli adulti di domani. Facciamo la nostra parte, a partire da oggi.

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