Non sarà marziano o venusiano, ma promette un fegato sano. Chi ha bisogno di un trapianto sa che i tempi d’attesa sono lunghi per la difficoltà di trovare un donatore compatibile. Esistono molte ragioni, tra cui le più comuni vanno dalla cirrosi, all’insufficienza acuta, dal carcinoma ad altre malattie meno comuni.
Ogni anno, secondo la rivista Trapianti, nata nel 1997, si verificano 6000 morti fra i pazienti in lista, circa il doppio rispetto a quelli provocati dall’attentato alle Torri gemelle. Tuttavia, il dato potrebbe essere ridotto nel futuro: non sarà più necessario un donatore, ma sarà prodotto artificialmente nello spazio.
Sulla Terra, infatti, la crescita in laboratorio di organoidi, ovvero delle repliche in miniatura di organi e tessuti umani, è difficile a causa della gravità. Spinge le cellule sul fondo dei contenitori e le sottopone a stress, poiché hanno bisogno di essere agitate; anche l’utilizzo di apparecchiature specifiche, i bioreattori rotanti, non ha risolto il problema.
I ricercatori ritengono che la microgravità, condizione particolare nella quale un sistema è soggetto ad un campo gravitazionale di basso valore, potrebbe contribuire alla struttura finale. Gli organoidi, che inizialmente hanno un diametro di 0,2 millimetri, circa un cinquantesimo di formica, una volta cresciuti, potrebbero essere utilizzati nella ricerca medica e, successivamente, persino nei trapianti. Voleranno a bordo della stazione spaziale internazionale in uno studio che si svolgerà nei prossimi mesi, al fine di sviluppare tessuti più grandi e vascolarizzati, provvisti di vasi sanguigni. Per far sì che ciò accada, si utilizzeranno ‘cellule staminali pluripotenti indotte’, vale a dire già adulte riprogrammate per diventare staminali, che possono trasformarsi in altre con diversa funzione. Saranno, poi, riprogrammate e aiutate a crescere con gravità zero, fino a formare tessuti senza vincoli fisici, che ci sarebbero stati sulla Terra.
Dopo due settimane verranno immersi in una soluzione conservante con destinazione la terraferma. Un secondo esperimento, previsto tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, testerà un metodo di super raffreddamento per riportarci indietro i tessuti vivi.
A cura di Alissa Pushi, Luna Troccoli e Maya Petrella 3A, liceo scientifico G. Natta, Milano
Equilibri in crescita
I PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, sono progetti formativi obbligatori per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori e sono un requisito necessario per l’ammissione alla prova di maturità. I PCTO intendono fornire competenze e conoscenze utili per il futuro nel mondo del lavoro. Eniscuola è un’iniziativa di Eni forte di un’esperienza sul campo che dura da oltre trent’anni. Nata con l’obiettivo di formare insegnanti e ragazzi sul mondo dell’energia e dell’ambiente, è diventata nel tempo una realtà in grado di realizzare progetti per guidare i ragazzi nella riflessione logica e nell’uso di strumenti metodologici necessari per orientarsi in maniera sicura e consapevole nel mondo dell’informazione. Da oltre dieci anni, FEEM conduce i PCTO proposti da Eniscuola su tutto il territorio nazionale. Per l’anno scolastico 2024-2025, Eniscuola con FEEM ha portato nelle scuole superiori milanesi un corso di giornalismo scientifico. Gli articoli contenuti nella sezione Equilibri in crescita sono frutto del lavoro delle studentesse e degli studenti che hanno partecipato al progetto.