Effetti delle droghe leggere: cosa cambia tra i vecchi spinelli e il nuovo THC

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Redazione

Data

8 Aprile 2025

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8 Aprile 2025

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Da sempre i genitori prima i figli escano con gli amici esclamano: «Divertiti, e soprattutto non fumare e non bere».

Ma quali sono i veri problemi che porta il fumo di marijuana al cervello, cosa modifica al suo interno e quali sono i gravi rischi o addirittura i danni? L’utilizzo della cannabis a scopo ricreativo, è negli anni sempre aumentato, possiamo verificarlo con questa breve parte di articolo della fondazione veronesi che si cita di seguito: «I consumi di cannabis nel corso del 2021 crescono all’aumentare dell’età passando dal 4,9% tra i 15enni al 26,8% tra i 19enni. Gli studenti di genere maschile hanno riferito un consumo superiore alle ragazze». Quindi, è fondamentale conoscere sia gli effetti negativi che quelli positivi di questa sostanza.

In questo articolo parleremo proprio di questo, e capiremo anche perché il fumo, che viene considerato più pericoloso dell’alcol e il suo utilizzo viene meno normalizzato dalla nostra società è in realtà più innocuo di quest’ultimo.

Secondo uno studio del Center for Brain Health dell’Università del Texas, che ha analizzato l’utilizzo di marijuana negli adulti, vi è una riduzione del volume delle parti del cervello relative ai movimenti volontari e della corteccia orbitofrontale, responsabile di dipendenze. È quindi evidente che tra gli effetti negativi di questa sostanza ci sono: il causare dipendenza e il limitare le capacità di agire di un individuo. Gli effetti della marijuana tuttavia, non sono soltanto negativi, i pochi effetti benefici di questa sostanza vengono riportati qui di seguito: considerevole aumento della fame per i consumatori, utile per chi soffre di anoressia e uno stato di relax per alcune ore dopo l’assunzione, ma comunque si ricorda che ha effetti nocivi per la salute sia mentale che fisica. La marijuana viene spesso associata all’alcol che però è visto più di buon occhio di quest’ultima.

Una ricerca del Klinische Psychologie & Pshychoterapie alla Techische Universitat Dresden, in cui venivano classificate diverse sostanze in base alla loro pericolosità, contro le aspettative del pubblico, la marijuana era tra quelle a più basso tasso di rischio mentre l’alcol era stato classificato come il più pericoloso. L’alcol è una sostanza psicotropa, come lo sono la cannabis e l’insieme sterminato di altre sostanze che chiamiamo farmaci o droghe a seconda del regime legale cui sono sottoposte. L’alcol non ha alcuna proprietà terapeutica, a differenza della cannabis.

Un altro studio che compare nel 2017 nella rivista Addictionfu dal titolo Global statistics on alcohol, tobacco, and illicit drug use: 2017 status report analizza dati forniti dalle Nazioni Unite, dall’Institute for Health Metrics and Evaluation e dall’Oganizzazione Mondiale della Sanità basandosi su un indice chiamato Disability-adjusted life year ovvero il numero di anni persi (in termini di lunghezza della vita) a causa dell’assunzione di determinate sostanze. Secondo lo studio ciò che accorcia più a vita è il tabacco (170 milioni di anni in meno), seguito dall’alcol (85 milioni di anni), e infine dalle droghe leggere e pesanti (28 milioni di anni). La vera ragione per cui la marijuana viene considerata dai molti, come più pericolosa dell’alcol è la sua proibizione per legge, che spaventa chi non si informa.

A cura di Lavinia Capello, 3A Liceo Scientifico Vittorio Veneto, Milano

Equilibri in crescita


I PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, sono progetti formativi obbligatori per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori e sono un requisito necessario per l’ammissione alla prova di maturità. I PCTO intendono fornire competenze e conoscenze utili per il futuro nel mondo del lavoro. Eniscuola è un’iniziativa di Eni forte di un’esperienza sul campo che dura da oltre trent’anni. Nata con l’obiettivo di formare insegnanti e ragazzi sul mondo dell’energia e dell’ambiente, è diventata nel tempo una realtà in grado di realizzare progetti per guidare i ragazzi nella riflessione logica e nell’uso di strumenti metodologici necessari per orientarsi in maniera sicura e consapevole nel mondo dell’informazione. Da oltre dieci anni, FEEM conduce i PCTO proposti da Eniscuola su tutto il territorio nazionale. Per l’anno scolastico 2024-2025, Eniscuola con FEEM ha portato nelle scuole superiori milanesi un corso di giornalismo scientifico. Gli articoli contenuti nella sezione Equilibri in crescita sono frutto del lavoro delle studentesse e degli studenti che hanno partecipato al progetto.

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