Una nuova tecnologia di filtrazione dell’acqua, basata sull’ossido di grafene, è stata sviluppata dal CNR in collaborazione con MEDICA S.p.A. per contrastare i contaminanti emergenti.
Grandi quantità di nuovi inquinanti vengono costantemente immessi nell’ambiente. Si tratta di composti utilizzati, ad esempio, in farmaci, prodotti agricoli, filtri solari, cosmetici, ritardanti di fiamma e molti altri settori e la loro continua dispersione nell’ambiente rende sempre più urgente lo sviluppo di tecnologie di trattamento avanzate ed efficaci. I filtri progettati sono in grado di rimuovere inquinanti particolarmente persistenti come sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), antibiotici chinolonici e piombo- con prestazioni paragonabili o superiori ai sistemi attualmente in commercio. Oltre ad essere sicura ed efficace ad ampio spettro, la nuova tecnologia si presta particolarmente a uno sviluppo industriale: è integrabile nelle linee di produzione esistenti, ha costi contenuti, e prevede un uso minimo di grafene ossido nelle membrane filtranti.
Il progetto, frutto di oltre dieci anni di ricerca, è stato supportato da finanziamenti pubblici e dal programma europeo GRAPHIL. Il lavoro di squadra continuo tra ricercatori e azienda ha portato nel 2024 al lancio di Graphisulfone®, una membrana innovativa che unisce ultrafiltrazione e assorbimento.
Per approfondire: Le Scienze