Si è concluso a Dubai il nono giorno di lavori della COP28. Nella giornata di oggi la discussione si è concentrata sulle seguenti tematiche: la natura e l’utilizzo del suolo e gli oceani. La protezione e il ripristino degli ecosistemi naturali rappresenta infatti un elemento fondamentale dell’azione climatica. Il professor Johan Rockström del Potsdam Institute for Climate Impact Research ha sottolineato il valore insostituibile della natura, che assorbe il 56% delle emissioni di anidride carbonica, dal punto di vista della mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. È stata sottolineata anche l’importanza della diffusione di mezzi di sostentamento che siano sostenibili e non danneggino l’ambiente naturale.
I fatti salienti
La lettera dell’OPEC per evitare l’uscita dai combustibili fossili – È scoppiata la polemica sulla lettera inviata da Haitham al-Ghais, segretario generale dell’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di Petrolio (tra cui Arabia Saudita, Iran ed Emirati Arabi Uniti) che avrebbe invitato i propri membri a «respingere proattivamente» qualsiasi accordo che preveda l’eliminazione graduale (phase out) dei combustibili fossili, suggerendo invece di concentrarsi sulle emissioni.
Presidenza COP28 e International Energy Agency riaffermano la transizione energetica allineata a 1,5ºC – La presidenza COP28 e l’International Energy Agency (IEA) hanno concluso una serie di dialoghi di alto livello sul tema della transizione energetica, all’ultimo dei quali hanno preso parte 40 tra capi di Stato, ministri e amministratori delegati di Paesi di tutto il mondo. I dialoghi si sono conclusi con una chiara convergenza sugli elementi costitutivi di una transizione energetica in linea con l’obiettivo di 1,5°C.
È stato raggiunto un accordo basato su cinque pilastri:
- triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030;
- raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030;
- declino ordinato della domanda di utilizzo di combustibili fossili entro il 2030, a partire dall’assenza di nuove centrali a carbone;
- impegno da parte dell’industria del petrolio e del gas nell’allineare le proprie strategie e portafogli di investimenti all’obiettivo di 1,5°C, riducendo il 75% delle emissioni di metano entro il 2030;
- nuovi meccanismi di finanziamento per incoraggiare un aumento degli investimenti in energia pulita nelle economie emergenti e in via di sviluppo.
2,6 miliardi di dollari per la natura, la biodiversità e il clima – Razan Al Mubarak, UN Climate Change High-Level Climate Champion per la COP28, ha annunciato la mobilitazione di oltre 2,6 miliardi di dollari di finanziamenti per la natura, la biodiversità e il clima in occasione del World Climate Action Summit. Ha inoltre annunciato 100 milioni di dollari di nuovi finanziamenti in sovvenzioni negli Emirati Arabi Uniti, la prima tranche della quale sosterrà gli sforzi del Ghana nella ripiantumazione delle foreste, nei servizi ecosistemici e nei mezzi di sussistenza sostenibili per le comunità locali.
Sultan Al Jaber incontra i ministri di alcuni Paesi europei – Il presidente della COP28 ha incontrato oggi gli esponenti del governo di alcuni Paesi europei: i ministri degli Esteri Alexander Schallenberg (Austria) e Annalena Baerbock (Germania), il ministro della Sicurezza Energetica del Regno Unito Graham Stuart e il ministro irlandese dei Trasporti e del Clima Eamon Ryan per rafforzare la collaborazione internazionale per l’azione climatica.
18 Paesi approvano COP28 Joint Statement on Climate, Nature and People – Nella giornata della Conferenza dedicata al tema della natura, 18 Paesi hanno sottoscritto la COP28 Joint Statement on Climate, Nature and People, ponendo la natura al centro dell’azione per il clima. Scopo della dichiarazione è quello di promuovere sinergie nell’ambito della progettazione e attuazione di piani e strategie nazionali per la biodiversità e il ripristino del territorio, con un approccio che coinvolga anche la società, sulla base del principio secondo cui una natura danneggiata aumenta la vulnerabilità climatica, contribuisce a significative emissioni di gas serra e impedisce lo sviluppo sostenibile.
4 miliardi di dollari per ripristinare 15 milioni di ettari di mangrovie – Ministri e soggetti non statali si sono incontrati a Dubai per proteggere e ripristinare 15 milioni di ettari di mangrovie entro il 2030 attraverso 4 miliardi di dollari di finanza sostenibile stanziati nell’ambito della Global Mangrove Alliance.
Le dichiarazioni più importanti
Samuel Abu Jinapor (Ghana): «Impossibile mitigare gli impatti del cambiamento climatico senza la natura» – Samuel Abu Jinapor, ministro del Territorio e delle Risorse naturali del Ghana, ha sottolineato l’importanza dell’azione climatica basata sul rispetto e sulla protezione della natura per raggiungere il livello di riferimento di 1,5 gradi, secondo gli obiettivi dell’accordo di Parigi.
Shaikha Salem Al Dhaheri (Abu Dhabi Environment Agency) «Da piccole azioni nascono storie di successo» – Shaikha Salem Al Dhaheri, segretaria generale dell’Abu Dhabi Environment Agency, ha chiesto di implementare a livello globale soluzioni per proteggere la natura: «Con la volontà, con l’impegno e partendo da piccole azioni possono nascere storie di successo», ha dichiarato.