COP28, Bollettino – Giorno 7

Autore

Alessandra Favazzo, Valeria Zanini

Data

6 Dicembre 2023

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3' di lettura

DATA

6 Dicembre 2023

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PAROLE CHIAVE


COP28

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Si è concluso a Dubai il settimo giorno di lavori della COP28, l’ultimo della prima settimana. La giornata di oggi ha avuto come focus tematici l’azione multilivello, l’urbanizzazione e lo spazio costruito, e i trasporti. Secondo i dati delle Nazioni Unite, circa il 90% delle città del mondo sono colpite dall’innalzamento del livello del mare e da tempeste e gli abitanti sono esposti a temperature superiori fino a dieci gradi rispetto a quelle che si registrano nelle aree rurali.

I fatti salienti

Lo stato delle negoziazioni – Normalmente, durante la prima settimana della COP i negoziatori provano ad approvare più punti possibili, lasciando ai ministri la soluzione delle questioni politiche più complicate durante la seconda settimana. Durante questa COP28, molte delle questioni importanti non sono ancora state sciolte. In particolare, un accordo non è ancora stato trovato sul Global Goal on Adaptation, che è stato negoziato, senza risultati, fino a tarda notte ieri e su molte parti del Global Stocktake.

467 milioni di dollari per l’azione climatica nelle aree urbane – Nel corso del Local Climate Action Summit, COP28 ha ospitato più di 250 tra sindaci e governatori e mobilitato 467 milioni di dollari per l’azione climatica urbana. Nel corso della giornata si è inoltre tenuto il secondo vertice ministeriale su urbanizzazione e cambiamento climatico, al termine del quale i ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo urbano di 40 Paesi hanno siglato una dichiarazione in dieci punti, che sottolinea l’importanza del coinvolgimento delle città nel processo decisionale sul cambiamento climatico, guida l’azione climatica multilivello e accelera lo sviluppo della finanza climatica.

L’accordo per rendere operativo il Santiago Network – I Paesi hanno raggiunto un accordo sul funzionamento del Santiago Network, creato nella COP25 per canalizzare l’assistenza tecnica dei principali enti, organizzazioni, reti ed esperti al fine di strutturare piani efficaci di prevenzione e minimizzazione delle perdite e danni (Loss & Damage) subiti dai Paesi più vulnerabili all’impatto del cambiamento climatico. Oggi è stata raggiunta un’intesa dalle parti: il segretariato sarà ospitato dallo United Nations Office for Disaster Risk Reduction & United Nations Office for Project Services.

L’annuncio della Waste MAP – A Dubai è stata annunciata la Waste Map: si tratta della prima piattaforma globale a utilizzare il monitoraggio satellitare per tracciare e misurare le emissioni di metano derivanti dai rifiuti. I governi locali e le organizzazioni non governative possono utilizzare la piattaforma per identificare e mitigare le emissioni di metano prima che diventino pericolose. La piattaforma è stata sviluppata da Global Methane Hub, Google Foundation, Rocky Mountain Institute, Clean Air Taskforce, the Netherlands Institute for Space Research (SRON)/GHGSat e Carbon Mapper.

Il lancio di Waste to Zero – Lanciata nell’ambito del Year of Sustainability degli Emirati Arabi Uniti, Waste to Zero è una coalizione volontaria composta da governi, ong e rappresentanti del settore privato per decarbonizzare la gestione dei rifiuti e trasformare i rifiuti in risorse.

Le dichiarazioni più importanti


Simon Stiell: «Superare la crisi climatica solo abbandonando il business as usual»
Questa mattina incontrando i giornalisti Simon Stiell, Executive Secretary dello United Nations Framework Convention on Climate Change, ha tracciato primi traguardi e possibili prospettive della COP28: «Possiamo superare la crisi climatica solo abbandonando il business as usual. La vittoria su Loss and Damage qui a Dubai ha dato a questa COP una spinta, ma è solo l’inizio. Ora tutti i governi devono dare ai propri negoziatori indicazioni chiare: abbiamo bisogno della massima ambizione, non di politiche basate sul minimo comune denominatore. Siamo onesti: le buone intenzioni non dimezzeranno le emissioni in questo decennio né salveranno vite umane in questo momento. Solo progressi seri in ambito finanziario possono produrre risultati di prima linea».

Inger Andersen (United Nations Environment Programme): «Costruire con emissioni zero» – Partecipando alla sessione di lavoro Buildings and Construction for Sustainable Cities Inger Andersen, Executive Director of the United Nations Environment Programme, ha concluso il suo intervento con un ammonimento per il settore edilizio del futuro: «Build with breeze. Build with ease. Build for smartness. Build for Net Zero (Costruisci con la brezza, costruisci con semplicità, costruisci in modo smart, costruisce con emissioni zero)».

Dan Jørgensen difende Sultan Al Jaber: «Non è un negazionista climatico» – Dan Jørgensen, ministro danese dello Sviluppo cooperativo e delle politiche climatiche ha preso le difese di Sultan Al Jaber, accusato di ‘negazionismo climatico’ da parte di alcuni media internazionali: «Ho preso atto che il presidente della COP28, Sultan al Jaber, ha chiarito di essere stato frainteso sulla questione dell’eliminazione graduale dei combustibili fossili negli ultimi giorni. Si tratta di un’affermazione importante. Vorrei anche dire che ho lavorato con lui e con la presidenza della COP28 durante tutto quest’anno e in nessuno dei tanti incontri e colloqui che abbiamo avuto si è mai espresso contro un approccio scientifico al cambiamento climatico e ha mai negato la scienza. Al contrario, ha affermato che la riduzione e l’eliminazione graduale dei combustibili fossili è inevitabile. In effetti è essenziale. Lasciamo che questo guidi i nostri futuri negoziati. Non abbiamo tempo da perdere. E alla fine della COP28 tutti – anche la presidenza – verranno valutati dai risultati effettivi».

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