Epidemia di depressione

Autore

Redazione

Data

20 Giugno 2025

AUTORE

TEMPO DI LETTURA

3' di lettura

DATA

20 Giugno 2025

ARGOMENTO

CONDIVIDI

Un colpo di tosse, uno starnuto, una stretta di mano sbagliata; semplici azioni che per oltre due anni hanno avuto il potere di mandare tutti nel panico e che ancora oggi fanno scattare in qualcuno dei campanelli d’allarme. Durante il periodo del Covid-19 abbiamo assistito in prima persona al rapidissimo metodo di diffusione delle malattie virali, e sappiamo ormai che la sola vicinanza ad una persona colpita potrebbe rivelarsi fatale e scatenare una reazione a catena con conseguenze inimmaginabili.

Questo sistema di contagio potrebbe essere lo stesso per un altro malanno, altrettanto letale e ancor più invisibile: la depressione. Si baserebbe in questo caso sulla nostra tendenza ad empatizzare con chi ci sta intorno, condividendo gli stati d’animo e prendendoci a carico i loro problemi.

Da uno studio condotto dal JAMA Psychiatry sono emersi risultati che sembrano mettere in stretta relazione l’aumentare delle possibilità di sviluppare un disturbo mentale, quale depressione o ansia, con l’esposizione prolungata a una o più persone già affette o diagnosticate. È stato preso in considerazione un campione di 700.000 persone in Finlandia al nono anno di scuola e si è stimato che gli studenti con uno o più compagni di classe diagnosticati con un disturbo mentale, avevano il dal 9% al 18% di probabilità in più di ricevere a loro volta una diagnosi.

Tuttavia questo studio venne messo fortemente in discussione per non aver tenuto conto di tutti i fattori influenzanti, come la residenza o l’occupazione dei genitori. Il rischio aumenta infatti nelle aree più povere, in cui molti provengono già da ambienti instabili e risultano maggiormente predisposti a cadere in questa spirale. A questo punto ci si è iniziato a chiedere se fosse effettivamente possibile trovare una causa concreta che stia alla base dell’aumento di segnalazioni di problemi legati alla salute mentale. Ad oggi ancora non abbiamo una risposta definitiva, ma osservando la diffusione di questi disagi nel tempo e gli sforzi di sensibilizzazione attraverso i vari canali di comunicazione, è nata una teoria apparentemente paradossale, “L’Ipotesi dell’Inflazione della Prevalenza”.

Grazie alle numerose campagne informative sempre più persone vengono a conoscenza dei sintomi di alcuni disturbi e confrontandoli con le proprie esperienze vi si rivedono fino a provarli, portando ad un aumento dei casi diagnosticati e a cui consegue un maggiore impegno per sdoganare ogni tabù. Questo ciclo ha origine da un fenomeno chiamato Sovrainterpretazione dei Dati che, in modo simile all’effetto placebo, porta gli individui a manifestare in modo acuto sintomi prima inesistenti o meno gravi. Questa ipotesi è però molto difficile da dimostrare, poiché si basa su esperienze singole e confermarla potrebbe portare al problema opposto: una Sotto Interpretazione dei dati, per cui le persone potrebbero ignorare dei campanelli d’allarme per timore di autodiagnosticarsi erroneamente. Sembrerebbe quindi che l’empatia sia la causa principale della depressione e altri disturbi, ma queste sono solo teorie e valide per larghi gruppi demografici, mentre sappiamo per certo che l’indifferenza e l’apatia verso il prossimo sono molto più pericolosi; per cui sarebbe bene iniziare a curarci a vicenda con gentilezza e tolleranza prima di guardare le statistiche e forse la situazione potrà davvero migliorare.

A cura di Eden Semereab Giusti, 3L – Liceo Scientifico Vittorio Veneto, Milano

Equilibri in crescita


I PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, sono progetti formativi obbligatori per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori e sono un requisito necessario per l’ammissione alla prova di maturità. I PCTO intendono fornire competenze e conoscenze utili per il futuro nel mondo del lavoro. Eniscuola è un’iniziativa di Eni forte di un’esperienza sul campo che dura da oltre trent’anni. Nata con l’obiettivo di formare insegnanti e ragazzi sul mondo dell’energia e dell’ambiente, è diventata nel tempo una realtà in grado di realizzare progetti per guidare i ragazzi nella riflessione logica e nell’uso di strumenti metodologici necessari per orientarsi in maniera sicura e consapevole nel mondo dell’informazione. Da oltre dieci anni, FEEM conduce i PCTO proposti da Eniscuola su tutto il territorio nazionale. Per l’anno scolastico 2024-2025, Eniscuola con FEEM ha portato nelle scuole superiori milanesi un corso di giornalismo scientifico. Gli articoli contenuti nella sezione Equilibri in crescita sono frutto del lavoro delle studentesse e degli studenti che hanno partecipato al progetto.

Leggi anche
Società
Freccette
4′ di lettura

Combattere contro i mulini (ad acqua)

di Giuseppe Santagostino
Società
Freccette
4′ di lettura

Siccità

di Veronica Ronchi
Società
Freccette
4′ di lettura

Metti e togli. Manufatti, malefatte e mancanze su torrenti, fiumi e canali

di Giuseppe Santagostino
Cultura
Viva Voce

Mondo animale e nativi americani

di Edoardo Serini
5′ di lettura
Società
Viva Voce

Naturalmente unico. Comunicarsi fuoriclasse del biologico

di Gloria Ballestrasse
3′ di lettura
Politiche
Viva Voce

Retorica, iperboli e strategie semantiche della comunicazione di Trump

di Massimiliano Frenza Maxia
5′ di lettura
Scienza
Viva Voce

I polpi possono cambiare colore: ma a quale costo?

di Redazione
3′ di lettura
Economia
Viva Voce

Etica e leadership sostenibile: il vero lavoro delle HR

di Antonella Cozzi
5′ di lettura
Scienza
Viva Voce

Perché ridiamo?

di Redazione
3′ di lettura

Credits

Ux Design: Susanna Legrenzi
Grafica: Maurizio Maselli / Artworkweb
Web development: Synesthesia