Trend tecnologici nell’archeologia e nel patrimonio culturale

Il ruolo dei gemelli digitali, strumenti, nuove modalità di fruizione e applicazioni innovative.

Autore

Matteo Bernecoli

Data

16 Novembre 2023

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5' di lettura

DATA

16 Novembre 2023

ARGOMENTO

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Il mondo della tecnologia ha subìto un’accelerata dal periodo della pandemia, progredendo velocemente e portando con sé innovazioni capaci di modificare la nostra vita quotidiana. Per esempio, durante i lockdown1, le tecnologie legate alla fruizione in remoto hanno reso possibile il contatto e la visita del mondo esterno da casa. Da allora si sono diffuse al grande pubblico le applicazioni per chat e videochiamate e le piattaforme per l’intrattenimento e l’insegnamento da remoto.

Si è cominciato così a parlare di web 3.0, grazie a browser capaci di far funzionare estensioni e web app, e di tecnologie legate al calcolo decentralizzato3, l’Internet dei luoghi da esplorare con il proprio avatar invece che con puntatori e cursori.

Ma qual è l’andamento di queste tecnologie? Quali stanno raccogliendo o mantenendo l’attenzione del pubblico? Su Google, la frequenza di ricerca della parola Metaverso va scemando a favore dell’espressione Intelligenza Artificiale.

Il trend dell’Intelligenza Artificiale (AI) è esploso con il fenomeno delle chat4e delle immagini generative, che hanno esercitato un grande appeal sui fruitori web. Un esempio su tutti è stato il caso ChatGPT: alcuni titoli di giornale riportavano «ChatGPT ha conquistato un milione di utenti in appena cinque giorni: record per Internet5 o Come funziona ChatGPT, il bot conversazionale diventato virale»6.

Questo ventaglio di nuove possibilità non ha conquistato solo i semplici utenti web, ma ha ‘travolto’ anche il mondo del lavoro e delle professioni, fino a rivoluzionare, per esempio, il settore dell’archeologia e del patrimonio culturale.
In questo articolo, esploreremo come alcune tecnologie si combinino per creare gemelli digitali che ci permettono di tutelare, conservare e comprendere meglio il nostro passato e come alcune di esse possano essere ormai utilizzate a vari livelli di competenza.

LiDAR e scanner 3D: digitalizzazione del reale

La tecnologia LiDAR (Light Detection and Ranging), gli scanner 3D, le fotocamere degli smartphone7 e i software di elaborazione dei rilievi hanno avuto sviluppi che oggi rendono possibile la digitalizzazione del reale anche ai non addetti ai lavori. Questi strumenti sono stati già utilizzati per il rilievo dello spazio nei settori legati all’ingegneria, all’architettura, all’agronomia e all’archeologia, per una mappatura precisa e meno invasiva degli ambienti e degli oggetti. Le tecnologie più avanzate sono quelle dei sensori LiDAR, che utilizzano i laser per misurare le distanze e creare mappe di spazi o di oggetti poligonali tridimensionali ad alta precisione; vi sono poi altri strumenti, come gli scanner 3D a luce strutturata e le fotocamere con i software di fotogrammetria. Ciò che accomuna questi sistemi è la generazione delle ‘nuvole di punti’, materia prima che permette di digitalizzare i beni culturali e di utilizzarli per le visite virtuali, per il Metaverso, per gli NFT e per i sistemi di archiviazione su piattaforme di enti pubblici.

Il Metaverso: una nuova Realtà Virtuale

Il Metaverso è una realtà utopica e virtuale condivisa in cui le persone possono interagire tra loro e con oggetti digitali. È una visione futuristica in cui i confini tra il mondo fisico e quello virtuale sfumano. Con l’avanzamento della tecnologia, il Metaverso sta diventando sempre più accessibile, grazie all’uso di visori a Realtà Virtuale (VR) e di Realtà Mista (MX). 

Al momento esistono diversi Metaversi, differenti piattaforme che cercano di tenere i loro sistemi chiusi e la cui mancanza di convergenza non rende possibile una fruizione standardizzata di spazi virtuali; tuttavia, alcuni di essi si prestano alla divulgazione dei beni culturali, offrendo visite virtuali con dinamiche e interazioni vicine al mondo dei videogiochi. 

L’AI nei musei e nella curatela8

L’Intelligenza Artificiale svolge un ruolo cruciale anche nel settore della musealizzazione e della curatela, fornendo supporto a piattaforme interattive per la fruizione dei reperti e delle collezioni museali. Gli algoritmi di AI, insieme al riconoscimento delle immagini, permettono di associare reperti per analogia visiva categorizzandoli e presentando al fruitore liste di manufatti simili o elaborando una selezione automatizzata -dai risultati non scontati- utile anche ai curatori di mostre. L’Intelligenza Artificiale generativa invece, a partire da reperti digitalizzati di una stessa categoria di oggetti, può operare un morphing9 per generare dei manufatti interpolati10 e stimolare la creatività. Quest’ultima, applicata a database di oggetti museali, magari non esposti ma rinchiusi nei magazzini, è una modalità interessante e coinvolgente, in grado di avvicinare il pubblico alle collezioni.

Gemelli digitali nell’archeologia e nel patrimonio culturale

La combinazione di Metaverso, AI, LiDAR e scanner 3D ha aperto la strada alla creazione di gemelli digitali di siti archeologici, reperti e luoghi di interesse storico e culturale. Essi sono rappresentazioni virtuali altamente accurate e interattive di oggetti e luoghi fisici.

I gemelli digitali sono elaborati utili a 360 gradi: gli archeologi nella loro attività di studio possono utilizzare questi modelli escludendo il rischio di danneggiare i reperti; i visitatori digitali invece possono esplorare reperti, musei e siti archeologici senza doversi spostare fisicamente; e ancora possono analizzare i reperti nel dettaglio, creare approfondimenti personali in autonomia, avvicinarsi alla storia locale e alla cultura del passato in modo più coinvolgente e condividere queste informazioni con altre persone diffondendo il sapere. Infine, i gemelli digitali possono essere utilizzati per scopi di conservazione, monitorando lo stato di fatto attuale di reperti e siti storici, aiutando e rendendo efficiente le attività di manutenzione.

In conclusione, Metaverso, AI, LiDAR e scanner 3D stanno rivoluzionando il modo in cui fruiamo, comprendiamo e preserviamo il nostro patrimonio culturale. L’uso di gemelli digitali offre nuove opportunità per esplorare il passato in modi mai prima d’ora possibili, facendo rivivere i luoghi della cultura e dell’archeologia. 

Questi argomenti sono stati oggetto della Summer School dal titolo Nuove Tecnologie per la valorizzazione e la promozione dei luoghi e dei beni culturali, tenutasi a Gela il 17-23 settembre 2023, che ha coinvolto con molto successo, grazie agli esperti e professionisti invitati, gli studenti dell’ITS Steve Jobs di Caltagirone e alcuni cittadini di Gela, permettendo loro di acquisire informazioni legate alla normativa, all’iter di autorizzazione, alle più sofisticate soluzioni tecniche e tecnologiche, insieme a casi studio ed esempi di applicazioni pratiche per la valorizzazione di reperti e beni culturali.

Non è un caso che il PNRR11 abbia assegnato molte risorse alla digitalizzazione12.

Ulteriori investimenti in ricerca e innovazione concretizzerebbero la possibilità di realizzare gemelli digitali di beni culturali selezionati, operazione che richiede strumenti di rilievo, ingenti supporti di memoria, licenze per l’elaborazione di app e per la pubblicazione su piattaforme, ma soprattutto di persone competenti.

Il futuro sembra promettente per formare delle figure professionali specializzate che lavorino alla preservazione della nostra storia e cultura attraverso l’applicazione di nuove tecnologie.

Note

  1. https://www.insidemarketing.it/le-parole-piu-cercate-su-google-nel-2020/
  2. Cos’è questa storia del web3, Wired/nota] che hanno reso possibile la nascita di criptovalute, NFT e criptoarte. 

    La tendenza, arrivata al pubblico nel 2021, è quella dell’evoluzione delle chatroom e delle stanze in ambienti virtuali, introducendo il concetto utopico di Metaverso2Il Metaverso di Mark Zuckerberg: come cambierà il lavoro

  3. Come funziona ChatGPT, il bot conversazionale diventato virale
  4. https://gazzettadelsud.it/articoli/economia/2023/01/28/chatgpt-ha-conquistato-un-milione-di-utenti-in-appena-cinque-giorni-e474fa56-2152-4e59-9851-4927703f3639/
  5. Come funziona ChatGPT, il bot conversazionale diventato virale
  6. https://matterport.com/cameras
  7. Curatore: «Si occupa degli aspetti organizzativi e ricopre un ruolo di responsabilità nel definire i contenuti dell’evento, scegliendo gli artisti e le opere da esibire. Si tratta di un lavoro complesso che coinvolge attività di ricerca e studio, ideazione del tema o dell’artista oggetto dell’esposizione, scelta delle opere (da reperire presso musei, gallerie, fondazioni, archivi e singoli collezionisti), elaborazione, progettazione e allestimento in base alle opere scelte e alla location, cura dei rapporti con artisti, prestatori e/o proprietari dei lavori, attività redazionali (schede, cataloghi, etc.) e promozionali, financo di programmazione e di gestione finanziaria dell’evento e dell’eventuale progettazione di attività didattiche ed educative e di eventi collaterali», in https://artslife.com/2019/04/14/il-curatore-darte-contratto-impegni-regole-profili-giuridici-di-un-incarico-complesso/)
  8. Morphing: «Tecnica che permette di trattare le immagini con un elaboratore, mutandole gradualmente da una forma iniziale a una di arrivo, con un effetto di trasformazione del tutto credibile e naturale» (Fonte: Oxford Languages)
  9.  Interpolazione: «Alterazione della continuità e integrità di un originale mediante l’inserimento di uno o più elementi estranei», in Oxford Languages
  10.  Il PNRR è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le risorse stanziate sono ripartite in sei missioni:

    1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura 
    2. Rivoluzione verde e transizione ecologica 
    3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile 
    4. Istruzione e ricerca 
    5. Inclusione e coesione 
    6. Salute 

    Per il dettaglio sulla linea di investimento relativo alla cultura visitare: https://pnrr.cultura.gov.it/misura-1-patrimonio-culturale-per-la-prossima-generazione/1-1-piattaforme-e-strategie-digitali-per-laccesso-al-patrimonio-culturale/

  11. PNRR: digitalizzazione dei beni culturali, assegnate le risorse alle Regioni
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