Una ricerca dell’Università di Ferrara ha dimostrato che gli stambecchi stanno diventando sempre più notturni in risposta all’aumento delle temperature sia nelle zone dove si trova il lupo (suo predatore) sia in altre dove questo è assente. A quanto pare per lo stambecco il bisogno di vivere in condizioni termiche ideali è più importante del rischio di essere predati. E questo potrebbe anche significare che il cambiamento climatico – sul lungo periodo- potrebbe mettere in pericolo non solo stambecchi ma anche altre specie poco adatte alle temperature più elevate.
Il Professor Stefano Grignolio del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara che ha supervisionato lo studio ha affermato che «la nostra ricerca mette in luce un’ulteriore conseguenza del riscaldamento globale che forzerà alcune specie diurne ad essere attive di notte, accettando un incremento nel rischio di predazione. Le conseguenze ultime di questi cambi nel comportamento delle specie diurne non ci sono ancora evidenti e dovremo capire se potranno mettere a rischio la conservazione di queste specie».
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