Verso il selvaggio pianeta blu

The Wild Blue Yonder è stato realizzato da Werner Herzog nel 2005 e presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Cinema di Venezia nel settembre dello stesso anno.

Autore

Werner Herzog

Data

9 Novembre 2023

AUTORE

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5' di lettura

DATA

9 Novembre 2023

ARGOMENTO

PAROLE CHIAVE


Cinema

Cultura

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Un pianeta di natura e cultura.

Dicembre 2006 – Il film racconta un ipotetico viaggio nello spazio da parte di un gruppo di astronauti, alla ricerca di un pianeta ospitale data la progressiva inabitabilità della Terra (guerre, malattie incontrollabili e la completa scomparsa dello strato di ozono). Il viaggio alla ricerca di un altro luogo è però destinato a fallire. Altri pianeti hanno preceduto la Terra in questa caduta. Forse, la soluzione sta nella costruzione di pianeti artificiali, di stazioni-città orbitanti nello spazio. Forse. Ma la Terra, abbandonata dagli uomini, restituita alla Natura, torna a splendere, pronta a essere «sfruttata» come resort turistico per i coloni dello spazio. Un turismo, si suppone, «controllato», rispettoso degli «equilibri» naturali, affinché non si ricominci daccapo. A raccontarci questa storia, costruita con riprese reali, interviste a scienziati che abitano «mentalmente» (per i problemi teorici che affrontano) già nel futuro, documenti NASA ecc. è Brad Dourif, un alieno fuggito dal suo pianeta morente e approdato sulla Terra insieme ad altri compagni… A partire dal parlato del film-documentario abbiamo «montato» alcuni frammenti. Questo è stato possibile grazie alla disponibilità della Fandango, la società cinematografica che distribuisce il film in Italia, nel fornirci il testo del racconto cinematografico di Herzog e che ringraziamo per la gentile autorizzazione alla pubblicazione.

Questa è la mia storia

Vengo da un luogo
che si trova oltre Andromeda.
Immaginate il pianeta Terra,
il sistema solare,
la Via Lattea, la vostra galassia.
Io vengo da un’altra galassia,
una galassia celeste, molto, molto
lontana dal vostro mondo.
Io vengo
dall’Ignoto Spazio Profondo.

Requiem per un pianeta morente

La nostra stella stava morendo.
Era come l’Era Glaciale,
ma molto più violenta.
Dovevamo trasferirci.
Dovevamo andarcene.
L’intera flotta delle navi spaziali
era pronta a partire
Si dispersero tutte nell’universo.
Non so dove siano,
credo si siano perse.
Alcune raggiunsero il vostro pianeta,
il pianeta Terra.

I Padri Fondatori alieni

Alcuni di noi arrivarono prima.
Pochi minuti per il nostro tempo,
ma 100 anni per quello della Terra.
Vennero dal cielo,
e furono accolti molto bene.
Cosa successe loro dopo,
non lo so.
Ma non era tutto meraviglioso
su questo pianeta.

Missione oltre i limiti

Inviarono un gruppo di astronauti.
La loro missione era
trovare un luogo
adatto alla vita dell’uomo,
qualsiasi cosa che potesse
essere un’alternativa alla Terra.
Agli astronauti fu detto
che la missione si estendeva fino
ai confini del nostro sistema solare,
ma nessuno poteva fare previsioni
sul viaggio più lungo
e inquietante mai progettato.
Sarebbe stato una specie
di biglietto di sola andata.
Allontanandoti sempre di più,
non hai il sole,
non hai più un’alba, puoi vedere
solo dei punti luce
Non ha senso essere
vicino al nulla.

Sei come un’isola.
Inizi ad accettare una vita diversa.

La Galassia di Andromeda

Avete idea di quanto
sia lontana?
No, non l’avete.
Mettiamolo in chiaro dall’inizio:
la stella più vicina a questo pianeta,
o dovrei dire granello di polvere,
dista da qui solo 4 anni luce
e mezzo.
Vi dico anche che su Alpha Centauri
ci sono 2.000.000 di gradi che,
senza esagerare, potrebbero
non essere tanto piacevoli
Allora… qual è
la velocità della luce?
Usando il combustibile convenzionale,
intendo quello per gli endoreattori,
per accelerare del 30%
la velocità della luce
non basterebbero tutti i serbatoi
della Terra o delle Montagne Rocciose.
Servirebbe tutta la massa dell’universo
visibile ad occhio nudo:
la Terra, il sole, il sistema solare,
la Via Lattea,
tutte le stelle della nostra galassia
e quelle delle galassie confinanti.
Finora voi quale velocità
avete raggiunto?
La velocità massima da voi raggiunta
è quella della sonda Voyager,
arrivata a 55.000 miglia all’ora.
Attualmente, sta lasciando il vostro
sistema solare per lo spazio profondo.
Supponiamo che quella
sia un’astronave
e tu, un’astronauta
di quell’astronave
che si sta dirigendo verso
Alpha Centauri che, vi ricordo,
è lontana 4 anni luce e mezzo

Supponiamo che tu abbia iniziato
il viaggio 20.000 anni fa,
all’epoca dell’uomo di Cro-Magnon,
dei dipinti paleolitici
nelle grotte del sud della Francia.
Vai a caccia di bisonti,
rinoceronti, mammut.
Continui a 55.000 miglia all’ora
per altri 10.000 anni.
Ora sei nel Neolitico.
L’umanità scopre l’agricoltura,
alleva gli animali:
pecore, capre, cavalli, maiali
e, quando dico maiali,
intendo quelli domestici.
Questo è stato il primo peccato
più grave dell’umanità.
Perché? Perché per allevare
gli animali, devi diventare sedentario.
Nascono quindi i villaggi, dai villaggi
i paesi, dai paesi le città,
che generano tutti i problemi che
porteranno alla distruzione dell’uomo
Allevare cani non è peccato
perché aiutano l’uomo
a cacciare quando è ancora nomade
Ma allevare maiali
sì che lo è. Ho divagato
La nave continua
per altri 6.000 anni:
l’antico Egitto, i faraoni, le piramidi.
Ancora 2.000 anni e siamo nell’antica
Grecia, nell’antica Roma, nel Medioevo
e altri peccati.
Secondo un poeta italiano
sarebbe una buona idea
scalare una montagna
solo per divertimento.
Gli svizzeri non lo fanno e
gli sherpa l’hanno fatto solo quando
gli inglesi annoiati del XIX secolo
li hanno pagati per farlo.
E così hanno rubato

alla montagna la sua dignità.
Questo è stato un peccato
L’astronave continua il suo viaggio:
la Dichiarazione d’Indipendenza,
la Prima Guerra Mondiale, il Comunismo,
la Seconda Guerra Mondiale,
Marylin Monroe, Elvis Presley,
fino ad arrivare ai giorni nostri.
Allora, quanto siete andati lontano?
Avete fatto solo il 15% del viaggio
per Alpha Centauri.
Avete procreato soltanto
500 generazioni.
Come potevate evitare unioni
tra consanguinei, ribellioni, omicidi?
Come siete riusciti a non diventare
dei mostri senza sapere
da dove venivate o perché
avete iniziato il viaggio?
Aggiungo anche che la stella
più vicina, che possiamo considerare
non letale, non è quella a 4 anni luce
e mezzo, ma quella a più di 200.000.

Nello spazio nero profondo

Tra poco arriveranno alla soglia
dell’Ignoto Spazio Profondo.
Già lo vedevano. Eccolo lì,
coperto di ghiaccio.
Fecero i preparativi
per l’atterraggio.
Quello che rende il mio pianeta
così diverso e bello è il cielo.
Il cielo è ghiacciato.
Solo al pensiero
mi viene la nostalgia.
Lasciarono la nave,
tagliarono il ghiaccio
e si ritrovarono
in un’atmosfera di elio liquido.
Per me la cosa peggiore
è essere così lontano
e guardare degli esseri umani
esplorare il mio pianeta.

Vedevo le immagini
appena registrate.
Sentivo i suoni
dell’Ignoto Spazio Profondo.
Questa era la mia casa.
La fauna è una delle altre cose
che rende il mio pianeta così bello
Le creature ti parlano,
cercano un contatto con te.
Adesso sono tristi
perché sono rimaste sole.

Credevano

Credevano
di essere tornati sulla Terra e
di essere invecchiati solo di 15 anni.
Ma la loro esistenza sulla Terra
era solo un’illusione.
In realtà, è accaduto questo.
Non sono stati via solo 15 anni.
Hanno attraversato il tunnel
del tempo così velocemente,
che è diventato un viaggio
diverso, parallelo
e sulla Terra sono
passati 820 anni.
Hanno visto il loro pianeta sotto una
luce diversa, con possibilità diverse.
Noi crediamo che un giorno
molte persone non vivranno più
sul pianeta Terra.
Lavoreranno in altri luoghi,
forse su Marte, forse sugli asteroidi.
Andremo in prossimità
della Terra a scavare miniere
e a prendere le loro risorse.
E allora, la Terra diventerà
una sorta di parco nazionale
protetto per l’umanità.
L’uomo preserverà il nostro pianeta.
Diventerà una zona protetta
dove gli esseri umani
verranno a passare una vacanza.
Si può lavorare per sei mesi in un

posto, mettere da parte un po’ di soldi,
e venire a fare le vacanze su una
bella spiaggia del pianeta Terra.

Il ritorno

Quando sono tornati,
820 anni dopo,
la Terra non era più abitata.
Era diventato un Parco Nazionale.
L’atterraggio è avvenuto
su questo altopiano
perché non c’erano più aeroporti,
città, ponti,
dighe, soldi, banche,
tempo e vita.
Era tornata alla sua bellezza
originaria.
Era di nuovo preistorica.

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