In Russia un gruppo di ricercatori dell’università di Aix-Marseille ha prelevato dal permafrost e poi analizzato in laboratorio un virus che dopo 48.500 anni è ancora una minaccia.
Il motivo di questa ricerca sta nel voler essere preparati a eventuali epidemie frutto del cambiamento climatico e del disgelo del permafrost. Si vuole valutare infatti il rischio di virus che, dopo essere rimasti dormienti per decine di migliaia di anni, potrebbero minacciare la salute degli animali e dell’uomo.
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