Glossario minimo per orientarsi nel digital learning (P-Z)

Per incominciare a condividere linguaggi e termini di questo mondo proviamo a costruirci un glossario minimo di riferimento.

Autore

Susanna Sancassani

Data

24 Luglio 2023

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TEMPO DI LETTURA

4' di lettura

DATA

24 Luglio 2023

ARGOMENTO

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La quarta parte del Glossario per l’apprendimento digitale Post Covid – per incominciare a condividere linguaggi e termini di questo nuovo mondo della didattica.

Peer-to-peer

Illuminando il futuro dell’istruzione digitale, l’apprendimento peer-to-peer valorizza gli studenti come protagonisti attivi del loro percorso formativo. Un modello di apprendimento collaborativo che sfida i confini geografici e temporali, arricchendo l’esperienza educativa con la condivisione di idee, esperienze e prospettive diverse. Il suo complemento ideale è il Peer assessment, in cui gli studenti sono chiamati a valutare gli elaborati dei loro pari sulla base di criteri di valutazione condivisi con i docenti.

Proctoring

Nel mondo dell’apprendimento online, la sorveglianza degli esami, o “proctoring”, sta acquisendo un ruolo fondamentale. È il baluardo che assicura l’onestà e l’integrità dei test in un ambiente virtuale, offrendo una risposta alle criticità poste dagli esami online.  Gli strumenti di proctoring online utilizzano la tecnologia per osservare gli studenti durante l’esame, tramite webcam e software di monitoraggio, registrano l’audio e il video, tracciano il movimento del mouse e della tastiera e monitorano l’attività sullo schermo. Tuttavia, la questione della privacy e l’accessibilità alla tecnologia rimangono sfide cruciali in questo scenario.

Quiz

Nell’ambito del digital learning, i quiz rappresentano uno strumento fondamentale per la verifica dell’apprendimento e l’engagement degli studenti. Attraverso piattaforme di e-learning o app specifiche, è possibile creare quiz interattivi di vario tipo (a scelta multipla, a risposta libera, vero/falso, ecc.) da somministrare durante o al termine di un modulo di apprendimento. Questi strumenti offrono la possibilità di fornire un feedback immediato agli studenti, stimolando così la riflessione e il consolidamento del contenuto appreso. Inoltre, i dati raccolti dai quiz possono essere utilizzati per tracciare i progressi degli studenti e individuare eventuali aree di difficoltà.

Repository

Un repository nel contesto dell’apprendimento digitale è un archivio o una banca dati dove vengono conservate risorse e materiali didattici digitali. Questi possono includere video, testi, presentazioni, esercizi interattivi e altro ancora. I repository consentono agli educatori di condividere e riutilizzare risorse, facilitando la creazione di corsi e programmi di studio. Alcuni repository possono anche includere funzionalità di ricerca avanzata per facilitare l’accesso ai materiali.

Smart learning

Lo Smart Learning è un modo di pensare l’apprendimento superandola focalizzazione sulle distinzioni tra presenza e online ,fisico e digitale, per concentrarci piuttosto sulla progettazione dell’esperienza didattica in quanto via attiva e partecipata verso il raggiungimento di risultati di apprendimento. Lo Smart Learning non si pone limiti posti a priori, che siano organizzativi o tecnologici, ma è aperto all’individuazione del mix didattico più appropriato in base al contesto sfruttando al meglio tutte le opportunità date dalla compresenza fisica, dal digital learning e dall’apprendimento ibrido.

Tutoraggio Online

Il tutoraggio online è un aspetto chiave dell’apprendimento digitale. Il tutor online agisce come guida e facilitatore per gli studenti nel loro percorso di apprendimento, fornendo supporto, rispondendo alle domande e motivando gli studenti. Questo ruolo può includere l’orientamento degli studenti verso risorse di apprendimento appropriate, la promozione della partecipazione attiva nelle discussioni online, e la fornitura di feedback costruttivo. Il tutoraggio online può essere svolto sia in modo sincrono (ad esempio, tramite chat dal vivo o videoconferenze) che asincrono (ad esempio, tramite email o forum di discussione). In un ambiente di apprendimento online ben progettato, il tutoraggio online può essere un potente strumento per migliorare l’esperienza di apprendimento degli studenti e per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi di apprendimento.

User Experience (UX)

Nel contesto del digital learning, l’User Experience (UX) si riferisce alla totalità dell’esperienza di un utente con una piattaforma di apprendimento online o un’applicazione di e-learning. Questo include non solo l’interfaccia utente e la facilità d’uso, ma anche l’efficacia dell’ambiente di apprendimento in termini di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la personalizzazione dell’esperienza di apprendimento in base alle esigenze individuali, e la qualità del supporto fornito agli utenti. Un’ottima UX può rendere l’apprendimento online più coinvolgente, efficiente e gratificante per gli studenti. Per progettare una buona UX, è necessario capire gli utenti – i loro obiettivi, le loro esigenze, le loro competenze e le loro preferenze – e progettare l’ambiente di apprendimento in modo che risponda a queste esigenze in modo efficace ed efficiente.

VR -AR (Virtual Reality – Augmented Reality)

La realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), anche a prescindere da integrazioni social nel Metaverso, offrono nuove e affascinanti modalità per coinvolgere gli studenti e arricchire l’esperienza di apprendimento. 

Dall’esplorazione di complessi concetti scientifici in un ambiente 3D alle visite virtuali a laboratori interattivi, le esperienze immersive offerte dalla VR possono essere interessanti strumenti per l’apprendimento.

La realtà aumentata, d’altra parte, permette agli studenti di interagire con contenuti sovrapposti al mondo reale, consentendo così di “leggere” la realtà attraverso uno strato informativo complementare o di collocarvi modelli 3D.

Attualmente gli strumenti di AR vengono però utilizzati con interfacce poco agevoli come gli smartphone o i tablet, che non sono l’ideale da frapporre tra noi e il mondo reale se vogliamo anche compiere delle azioni. I meravigliosi occhiali Hololens della Microsoft hanno per ora prezzi molto alti e gli altri concorrenti (da Apple a Google) continuano a procrastinare l’uscita di nuovi prodotti promessi a prezzi più accessibili. 

Zone di apprendimento

Le zone di apprendimento si riferiscono a differenti livelli o fasi dell’esperienza di apprendimento in cui un individuo potrebbe trovarsi. Un concetto chiave correlato è la “Zona di sviluppo prossimale” di Vygotsky, che descrive lo spazio tra ciò che un discente può fare da solo e ciò che può fare con l’aiuto di un mentore o insegnante. L’idea è che l’apprendimento sia più efficace quando le attività di apprendimento si trovano in questa zona, sfidando il discente ad estendere le sue capacità attuali ma fornendo anche il supporto necessario per il successo. In termini di digital learning, la concretizzazione di questa idea pedagogica potrebbe essere trovata nell’uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale per personalizzare l’esperienza di apprendimento, adattando il livello di sfida e il tipo di supporto alle esigenze individuali del discente.


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